Adeguamento antisismico: a rischio le scuole di Cefalù

Dalle pagine di Cefaluweb era stato lanciato un allarme riguardo al mancato adeguamento alla normativa antincendio degli edifici scolastici di competenza del comune di Cefalù.
Nessuna risposta è giunta a riguardo dall’amministrazione che dorme sì, ma non certo sugli allori. Forse gli amministratori cefaludesi sono intenti a organizzare l’ennesimo festival mangereccio, piuttosto che occuparsi, con l’anno scolastico alle porte, della sicurezza degli scolari, la classe dirigente del futuro.
Il sei  agosto scorso intanto è stato pubblicato il Decreto del dirigente generale dell’assessorato regionale all’Istruzione per l’assegnazione dei fondi per l’esecuzione di indagini diagnostiche ed effettuazione delle verifiche tecniche, finalizzate alla valutazione del rischio sismico degli edifici scolastici, previste dall’OPCM 3274 del 20 marzo 2003. Naturalmente Cefalù “risulta non pervenuta”, sempre per citare una frase del celebre sindaco che passerà alla storia per l’impegno e la competenza. Sull’argomento è invece giunta una nota del gruppo consiliare d’opposizione Cefalù Terzo Millennio. che si riporta integralmente.
“Per quanto riguarda il mancato finanziamento dei fondi per l’edilizia
scolastica, il quadro è ormai completo, a seguito della pubblicazione,
in data 9 Agosto, sul sito dell’assessorato regionale all’Istruzione
del Ddg 3600 del 6 Agosto 2018.
La situazione è ancora più disastrosa di quanto riportato nei locali
giornali telematici. Tale decreto è relativo alla graduatoria
definitiva dei fondi assegnati ai comuni per le indagini sulla
verifica della vulnerabilità sismica, che costituisce un altro dei
requisiti, insieme al rispetto delle norme antincendio, per la
certificazione di agibilità degli edifici scolastici. Fanno parte
integrante del decreto due allegati, uno con un lungo elenco di ben
997 scuole della Sicilia ammesse a finanziamento, l’altro con l’elenco
di 112 istanze non ammesse.
Cefalù non figura in nessuno dei 2 elenchi, segno inequivocabile del
fatto che non è stata presentata alcuna istanza, malgrado il bando sia
stato aperto da ottobre 2017 a marzo 2018, nonostante le ripetute
comunicazioni ai sindaci sull’argomento da parte dell’assessorato regionale malgrado le tante note di Sosvima, sempre puntuale nel
segnalare ai comuni le opportunità offerte dai bandi e nonostante
l’apposito incontro organizzato all’Anci.
Per la mancata partecipazione al bando da parte del comune di Cefalù, non può essere accampata alcuna scusa, dal momento che per ottenere il finanziamento era soltanto necessario compilare l’apposita scheda. In conclusione, la nostra Regione ha messo in campo, sulla programmazione 2014/2020, ingenti risorse per dare alla Sicilia «scuole sicure»: ben € 272.000.000 per interventi sulle strutture e per i lavori necessari per ottemperare alle norme anti incendio e € 25.000.000 per le indagini sulla vulnerabilità sismica. Cefalù, colpevolmente e vergognosamente, non ha colto neanche questa
opportunità, chissà se si verificherà più. Rimane l’amara certezza
che Cefalù è tra i pochissimi, se non l’unico, comune della Sicilia a
restare fuori dall’assegnazione di tali ingenti risorse”.
Adesso bisognerà comprendere chi si assumerà la responsabilità di aprire i cancelli delle scuole il prossimo 12 settembre, giorno di inizio del nuovo anno scolastico.
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