Castelbuono, autobotte comunale sequestrata e multa al comune

Giorni di tensione a Castelbuono dopo la denuncia subita dal sindaco Mario Cicero e la sanzione di 6500 Euro che il Comune dovrebbe pagare. La causa dei disordini è dovuta al sequestro dell’autobotte comunale, che è stata vista trasportare acqua non potabile in alcuni bar, ristoranti e presso utenze private.

Circa una settimana fa un cittadino, componente del nucleo delle guardie venatorie di Arci Caccia, ha segnalato l’utilizzo dell’autobotte ai Carabinieri che, in seguito a controlli, hanno rilevato delle irregolarità. Oltre alla non idoneità igienico-sanitaria, l’autista del comune era sprovvisto della patente di guida necessaria per quel tipo di mezzo; inoltre l’autobotte era sprovvista di revisione da diversi anni. Pertanto, si è proceduto al sequestro del mezzo, il Comune è stato multato e l’intera documentazione è stata inviata alla Procura di Termini Imerese.

 

La denuncia nei confronti di Cicero arrivava direttamente da un cittadino castelbuonese, guardia faunistica-venatoria che pur essendo socio di Arci Caccia, ha agito di propria iniziativa, firmandosi però in quanto membro dell’ente provinciale. A scagionare in tal senso il primo cittadino è intervenuto il presidente dell’Arci Caccia di Palermo, affermando di non aver autorizzato né coordinato alcuna pensata.

Cicero si è comunque difeso dichiarando sul Giornale di Sicilia che “l’ultimo intervento dell’autobotte era eccezionale perché un cittadino aveva un problema alla sua rete idrica ed era rimasto senza acqua. Sapevamo benissimo che il nostro mezzo non era adibito al trasporto acqua per uso potabile -continua- anche la gente lo sapeva, infatti consigliavamo di disinfettare la loro cisterna con l’amuchina”. E accusa senza timore di sorta l’autore della denuncia, annunciando il ricorso: “Ancora una volta il Sig. Luca Martorana ha ritenuto opportuno denunciarci arrecando danno all’ente pubblico, nonostante lui sia illegale su tutto. Sono sereno – conclude – faremo ricorso sul dissequestro e sulle sanzioni”.

“Non è assolutamente giustificabile l’assenza della revisione – tuona la maggioranza del Gruppo Consiliare “Democratici per Castelbuono” – fatto che ci impone una riflessione sullo stato dell’intero parco mezzi comunale. Ma ci chiediamo se gli amministratori attuali (e conseguentemente gli amministratori che in passato hanno fatto uso degli stessi mezzi) possano essere considerati incoscienti, o peggio, consapevoli di mettere a rischio la salute dei cittadini”.

L’eccezione non può dunque diventare normalità secondo i politici locali. “Ricordiamo inoltre che il Sindaco di Castelbuono è anche autorità sanitaria locale su tutto il territorio comunale -continuano nella nota emessa in queste ore – c’è differenza tra l’esercizio di funzioni pubbliche da parte dell’ente preposto che hanno l’obiettivo di assicurare un servizio a tutti i cittadini, e l’attività illecita il cui interesse esclusivo è il vantaggio economico privato, a danno degli altri, della collettività”.

“Si resta in attesa dell’insindacabile giudizio degli organi preposto – concludono- verso i quali nutriamo massima fiducia: quale che sarà l’esito della vicenda, verrà da noi rispettato, ma qualcosa cambia già: se si vuole l’applicazione di norme sempre più stringenti non ci tireremo indietro”.

Sofia D’Arrigo

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