Assolta la Corsello caduta l’accusa di peculato

Utilizzava l’auto di servizio per recarsi in ufficio a Palermo la burocrate cefaludese Anna Rosa Corsello.
La dipendente regionale, condannata in primo grado a due anni e mezzo per peculato, è stata assolta in appello perché il fatto non costituisce reato.
La prima sezione della corte d’appello, deltribunale di Palermo, presieduta da Gianfranco Garofalo, ha riconosciuto alla ex dirigente del dipartimento lavoro il diritto a usare l’auto di servizio. Annullata anche la misura dell’interdizione dagli uffici pubblici per due anni.

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