Un fenomeno balordo: uccidono animali e postano le foto sul web

Quasi una moda, ormai, quella di pubblicare e diffondere sul web immagini cruente di animali torturati e uccisi. Stanno spopolando, soprattutto sui social network, post che raffigurano cani, gatti, ma anche animali da circo catturati, denutriti, picchiati e talvolta, addirittura, seviziati.

Numerosi sono anche i video in cui, con fierezza e disprezzo, vengono ripresi in diretta tali abusi. Immagini che minano la sensibilità pubblica e che vengono repentinamente eliminate per evitarne la rintracciabilità. Sembra si stia sviluppando un atteggiamento sprezzante verso animali di qualsiasi genere, che incita all’odio e alla violenza.

Atti questi che potrebbero autorizzare al compimento di azioni simili e che rappresentano invece le prove di veri e propri reati. Infatti, secondo l’articolo 544 del codice penale, il maltrattamento di animali «per crudeltà o senza necessità», è un reato punibile con una multa che va dai € 3.000 ai € 50.000 o con un periodo di reclusione che aumenta della metà in caso di morte dell’animale.

La pubblicazione di tali immagini costituirebbe, dunque, un’inconfutabile testimonianza e andrebbe immediatamente segnalata e denunciata.

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