Blufi a secco da giorni, nessun avviso alla cittadinanza

“E’ gia ‘ da 48 ore o forse piu’ che manca l’ acqua in diverse zone del paese, ma la notizia viene appresa da alcuni utenti soltanto dopo essersi accorti inaspettatamente avevano svuotato completamente le loro riserve d’ acqua, a quanto pare si sarebbe rotta la conduttura idrica principale presso la sorgente Cataratte nel territorio di Petralia Sottana.” Scrive così Lillo Puleo, fermo oppositore del comune di Blufi, su Madonielive.

“Un guasto sicuramente dovuto alle pessime condizioni climatiche di queste ultime settimane. Un guasto che ci puo’ pure stare durante un periodo di gelate, smottamenti e frane -continua nel suo intervento- ma il punto e’ un altro: una amministrazione attenta avrebbe dovuto comunicare tempestivamente della temporanea interruzione dell’acqua, invitando tutti gli utenti ad usare le proprie riserve con parsimonia per evitare di rimanere completamente senza una goccia d’acqua, in un periodo tra l’altro che oltre al freddo in diverse case molto probabilmente si e’ fatta sentire anche l’influenza stagionale. Che dire, sarebbe bastato un comunicato stampa da parte del sindaco appena appresa la notizia dell’interruzione idrica, con i mezzi odierni la notizia si sarebbe divulgata in pochi minuti ovunque,e la maggior parte degli utenti avrebbero senz’altro evitato di usare grosse quantita’ d’acqua per non rimanerne completamente senza.

Non e’ l’ennesima polemica, come qualcuno potrebbe pensare, ma soltanto una presa d’atto che anche nella comunicazione
l’amministrazione Brucato lascia a desiderare, ripeto sarebbe bastato un semplice avviso per far notare a tutta la cittadinanza che l’amministrazione c’e’, e’ presente anche nei momenti di disagio, ma probabilmente sono state e continuano ad essere altre le ragioni per cui il primo cittadino ha voluto essere per la seconda volta sindaco di Blufi. Menomale siamo quasi alla fine della seconda ed ultima sindacatura Brucato, un decennio lunghissimo che lascera’ un segno profondo sulla vita politica del paese, dopo dieci anni arrivare da soli alla conclusione di un’avventura politica non e’ certo il massimo, ma e’ stata una scelta voluta dal primo cittadino e dai 6 consiglieri dimissionari, una scelta che non potra’ mai avere l’approvazione di chi crede ancora nei valori e nei principi della democrazia.”

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