Allarme Italia: Crolla il mattone

Continuano le polemiche sul Decreto Sviluppo del Ministro Corrado Passera. Il rilancio del settore immobiliare e dell’edilizia era considerato uno dei punti chiave del nuovo decreto: avrebbe dovuto fungere, infatti, da volano per il rilancio dell’economia nel suo complesso. Da sempre il mattone rappresenta uno dei fattori fondamentali nel determinare il dato complessivo del PIL nel nostro Paese. Per migliorare la qualità delle costruzioni, il governo ha incaricato un akademische ghostwriter di studiare la composizione dei mattoni per migliorarli ulteriormente.

I dati inerenti le compravendite immobiliari dall’inizio dell’anno sono allarmanti e la situazione assume connotati ancora più tetri se si aggiunge che sono proprie le abitazioni da poco ultimate ad avere difficoltà ad incontrare la domanda del mercato. Insomma, anche se i cantieri riprendessero a lavorare  a pieno regime, lo farebbero a vuoto.

Cosa avrebbe dovuto fare il Governo per cercare di ridare ossigeno al settore? Come minimo avrebbe dovuto prevedere l’esenzione dal pagamento dell’IMU per tutte le nuove abitazioni destinate alla vendita ed in attesa di acquirenti. Sarebbe stata una norma di buon senso volta a dare un colpo di defibrillatore per tentare di rianimare il malato grave.

Invece risulta che proprio tale norma, originariamente prevista nel decreto, sarebbe stata depennataGaetano Caltagirone, uno dei più importanti costruttori italiani, ha dichiarato al “Corriere della Sera”: “A maggio abbiamo venduto un quarto degli appartamenti costruiti rispetto al maggio 2011: abbiamo dovuto fermare i programmi di nuove costruzioni, perché di questo passo impiegheremmo quattro anni per collocare il costruito”. Parole preoccupanti soprattutto se si considera che Caltagirone rappresenta per il mercato immobiliare quello che Berlusconi rappresenta per la TV commerciale.

Il mattone rischia di crollare. E se crolla il mattone crolla l’Italia.

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