Da Fb a Umberto Eco e ritorno. La semiotica a Torino nel racconto di un cefalutano

Da Facebook a Umberto Eco e ritorno. La semiotica italiana a Torino nel racconto di un giovane cefalutano

XL Congresso AISS “Semiotica delle Soggettività”, Torino 28-30 settembre 2012

 di Gabriele Marino

 

 

Lo scorso fine settimana, i giorni 28, 29 e 30 settembre, si è svolto a Torino il 40° Congresso della “AISS – Associazione Italiana di Studi Semiotici”, dal titolo “Semiotica delle Soggettività” (e con immagine simbolo il celebre “Golconde” di René Magritte).

In quanto dottorando in semiotica presso l’Università di Torino (da gennaio 2012) ho avuto il piacere e l’onore – e l’onere – di fare attivamente parte dell’organizzazione.

Oltre a presentare una breve comunicazione di argomento musicale (su un particolare tipo di improvvisazione, detta “eterodiretta” o “condotta”) all’interno della sessione riservata al gruppo torinese coordinato e introdotto da Ugo Volli (responsabile del dottorato, uno dei più importanti semiologi italiani), mi sono occupato principalmente della promozione del congresso sul web e, assieme ad alcuni colleghi, dell’organizzazione pratica e logistica dell’evento (sistemazione materiali, accoglienza relatori e pubblico ecc.).

Ho pubblicizzato il congresso attraverso i nostri canali social: sulla pagina Facebook di “Lexia” (la rivista internazionale curata dai coordinatori del dottorato e particolarmente da Massimo Leone), creata a febbraio e giunta adesso a più di 400 “like” (posizionandosi così al secondo posto tra le pagine italiane dedicate alla semiotica); su Twitter; e su Youtube, con un promo realizzato da un altro cefalutano, Alberto Culotta, caricato online il 4 settembre e giunto adesso a quasi 900 visualizzazioni.

 

Organizzato dal “CIRCe – Centro Interdipartimentale di Ricerca sulla Comunicazione”, sponsorizzato dall’Unione Europea e dalla Facoltà di Lettere dell’Università di Torino, patrocinato dalla Regione Piemonte, dal quotidiano “La Stampa” e dall’Università di Torino, rivolto sì agli specialisti (studiosi, accademici, professionisti di settore) ma anche agli studenti e a chiunque fosse interessato alla comunicazione e ai processi di significazione in generale (la semiotica si occupa di questo), il congresso ha coinvolto più di 130 relatori (divisi tra sessioni plenarie e sessioni in parallelo) provenienti da tutta Italia (Università di Bologna, Palermo, Roma La Sapienza e Tor Vergata, Siena, Trieste, ovviamente Torino) e dall’estero (Argentina, Bulgaria, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Messico, Spagna, Slovenia, Svizzera), con la presenza di figure di prestigio della semiotica nazionale e internazionale come Umberto Eco, Paolo Fabbri, Guido Ferraro (un altro dei coordinatori del dottorato torinese, esponente di spicco della sociosemiotica contemporanea), il palermitano Gianfranco Marrone, Isabella Pezzini, Marina Sbisà, Victor Stoichita, Patrizia Violi e lo stesso Ugo Volli.

Piccola parentesi personale: l’incontro con l’icona-Eco, per quanto fugace, è stato emozionante; nel 2007 gli avevo scritto una lettera, e lui era stato così gentile da rispondermi via email.

Il tema al centro del congresso, “in un’epoca in cui il senso della soggettività pare confondersi e confondere, nell’anonimato delle formazioni sociali, negli automatismi della tecnologia, nella frammentazione delle reti, e nell’impotenza delle gerarchie, ma anche nell’esaltazione di nuovi narcisismi, nei nuovi giochi dell’intersoggettività mediatica, nell’affanno del consumismo, o nel distacco del silenzio” (così recitava il call for papers), è stato affrontato da prospettive teoriche e metodologiche differenti, approfondendo ambiti anche molto diversi quali: malattia, identità, nuove tecnologie, partecipazione politica, pubblicità, consumi, religiosità, silenzio, autobiografia, gioco, arte, sessualità, autorialità, passioni, neuroscienze, responsabilità sociale.

I lavori sono stati aperti da Isabella Pezzini, attuale presidente AISS, e da Ugo Volli, che ha fatto gli onori di casa. Il primo intervento, dedicato alle sue ricerche intorno alla “semiotica dell’anima”, è stato di Massimo Leone.

La chiusura dei lavori è stata affidata al prestigioso studioso d’arte Victor Stoichita, che ha proposto una lettura del film “Blow Up” di Antonioni incentrata sull’importanza del dettaglio, e a Umberto Eco, che ha celebrato i 40 anni dell’Associazione Italiana di Studi Semiotici, fondata a Bologna nel 1972, e ricordato il grande semiologo Omar Calabrese, scomparso il 31 marzo scorso, a partire da due dei suoi libri più profetici, “L’età neobarocca” (1987) e “Mille di questi anni” (1991).

Le sessioni principali del congresso, tenutesi nell’Aula Magna del Rettorato, sono state rese visibili in diretta con uno streaming sul canale Media dell’Università di Torino e sono adesso disponibili sullo stesso canale nella sezione On Demand.

 

 

Link

  • “Lexia – Rivista di semiotica”

website http://lexia.to.it/

fb http://www.facebook.com/lexiasemiotica

twt http://twitter.com/lexiasemiotica

yt http://www.youtube.com/ lexiasemiotica

g+ http://plus.google.com/u/0/102408893164034734845/about

  • Promo “Semiotica delle Soggettività” (realizzato da Alberto Culotta)

http://youtu.be/lCX3-gBLTlw

  • I video del congresso

http://goo.gl/9D3Mg

  • Link ai singoli video

Prima giornata – Prima sessione
http://www.unito.it/media/?content=5472

Prima giornata – Seconda sessione
http://www.unito.it/media/?content=5473

Seconda giornata – Terza sessione
http://www.unito.it/media/?content=5471

Seconda giornata – Quarta sessione
http://www.unito.it/media/?content=5482

Terza giornata – Quinta sessione
http://www.unito.it/media/?content=5475

  • Immagini dal congresso

http://on.fb.me/SupvpT

  • Dal dietro le quinte

http://on.fb.me/QgOuwH

  • “AISS – Associazione Italiana di Studi Semiotici”

http://www.associazionesemiotica.it

  • Università di Torino

http://www.unito.it/

 

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