Il giorno del ricorso: Cefalù aspetta

“La decisione della Regione Siciliana di mantenere la presenza sulla scheda elettorale di Vittorio Sgarbi, dopo che era stato dichiarato incandidabile in modo definitivo da parte della Corte d’appello per l’infiltrazione mafiosa nel Comune di Salemi di cui era sindaco, ha alterato il risultato elettorale, favorendo proprio quella sinistra opportunista di Lapunzina che non aveva esitato a porsi in contrasto con autorevoli esponenti nazionali del suo stesso partito che chiedevano il rispetto della legge”.

Queste le parole con cui, il 10 giugno scorso, il Prof. Edoardo Croci commentava la decisione di inoltrare ricorso in merito al risultato delle passate elezioni amministrative.

Oggi è il giorno in cui il Tar è chiamato a prendere una decisione sulla vicenda. E’ evidente quanto tale decisione possa influire sul futuro della nostra città. Dagli ambienti palermitani filtra una certa incertezza in merito a quella che potrebbe essere la scelta del Tar. Non sono molti, infatti, i precedenti analoghi al caso delle ultime elezioni di Cefalù e certamente la sentenza in questione farà giurisprudenza. La percezione è quella che si sia di fronte ad una situazione da “coin flip” (50% di possibilità che il ricorso venga accettato e 50% di possibilità che sia rigettato).

Cefalù aspetta.

 

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