Comizio Lapunzina – Nulla di nuovo sul fronte dissesto. Ombre sul futuro della città

La grave situazione finanziaria delle casse comunali è stata al centro del comizio durante il quale il sindaco Rosario Lapunzina si è rivolto alla cittadinanza.

Sono state esaminate, con dovizia di particolari, tutte le voci di spesa “allegre” delle passate gestioni – Guercio e Vicari – e le misure intraprese dall’attuale primo cittadino nel tentativo di turare le falle. E’ chiaro che il Sindaco proprio non ci sta a condividere la responsabilità coi suoi predecessori, ricordando che, quando egli sedeva trai banchi dell’opposizione ha ripetutamente denunciato i fatti alle autorità competenti. Per Lapunzina è quindi da ricercare nelle scelte delle amministrazioni passate la genesi del “marasma contabile” a cui ha fatto più volte riferimento la Corte dei Conti nelle sue relazioni.

Il Sindaco ha successivamente fatto riferimento alle manovre che l’amministrazione sta adottando per prevenire il dissesto. Oltre all’aumento delle aliquote Imu e Irpef, saranno maggiorate anche le tariffe relative alla concessione del suolo pubblico.

Il primo cittadino ha poi elencato tutti i tagli alle spese adottati dall’attuale esecutivo: auto blu, linee telefoniche ed adsl superflue, illuminazione notturna, consulenze, ecc. Azioni tutte senz’altro lodevoli ma purtroppo non risolutive. Sulla vendita di parte del patrimonio immobiliare dell’ente – che invece potrebbe dare una sostanziosa boccata d’ossigeno alle casse dell’ente – il Sindaco è parso a tratti scettico, vista la generale crisi del mercato immobiliare che potrebbe significativamente ridurre il numero dei potenziali acquirenti. Si riducono dunque i margini di manovra dell’attuale esecutivo, tolti i crediti esigibili che l’ente vanta nei confronti dei “piccoli creditori” – più facilmente riscuotibili – e quelli coi “grandi creditori” che invece paiono di risoluzione assai più controversa.

Deluse forse le aspettative di chi sperava in un incontro chiarificatore che mettesse fine a questo stillicidio.

Davide Bellavia

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