Anche gli albergatori di Fiuggi lottano contro l’Imu

Anche a Fiuggi (Frosinone) gli albergatori protestano contro l’Imu, l’imposta municipalizzata unica.
Circa quaranta albergatori infatti, aderendo al movimento “No Tax”, guidato dall’ex assessore al Turismo Giorgilli, si sono rifiutati di pagare l’imposta in questione al fine di contestare la scelta, da parte del comune, di applicare l’aliquota massima.
La città termale è infatti già in difficoltà a causa della crisi.

“In quaranta non pagheremo l’Imu  non abbiamo avuto nessuna apertura da parte del Comune e andiamo avanti con la nostra protesta. La città si sta reggendo con gli alberghi che non possono essere penalizzati in questo modo con un’imposta che rischia di metterci in ginocchio. Siamo disposti a iniziative di protesta ancora più eclatanti e non escludiamo l’occupazione della sala consiliare del Comune” sostiene Giorgilli, che guida il movimento.

Anche il presidente dell’Adas (Associazione albergatori), Tucciardelli, si ritrova d’accordo con la protesta: “non paghiamo è una tassa iniqua. La crisi e le tante tasse hanno fermato il turismo e non c’è quasi lavoro. È una stagione nera, ci sono poche prenotazioni. L’Imu ci penalizza”.

Gli albergatori di Cefalù, che in questi giorni hanno deciso di chiudere le loro strutture per protestare contro l’Imu che l’amministrazione ha portato ad aliquota massima, non sono soli in Italia.

Sembra che, in questo momento così oscuro per l’economia, la pressione fiscale penalizza e causa difficoltà anche agli albergatori, che si ritrovano a dover competere in una situazione internazionale che li vede svantaggiati a causa di una tassazione tra le più elevate del mondo e di una burocrazia farraginosa.

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