Corteo contro il “caro tasse” – A Cefalù il Sindaco incontra in piazza i manifestanti

“Di tasse si muore”, “Come si può pretendere che dei pensionati o famiglie che non arrivano a fine mese debbano anche pagare l’imposta sulla prima casa? “, “Avevo una casetta piccolina a Cefalù, è arrivata l’Imu e adesso non c’è più”. Questi gli slogan che hanno accompagnato la protesta tenutasi ieri mattina tra le strade di Cefalù.

Albergatori, ristoratori, commercianti, taxisti e cittadini hanno fatto fronte comune, sfilando civilmente tra le vie della città per lanciare un messaggio chiaro e forte al fine di denunciare lo stato di disagio del mondo produttivo cefaludese nei confronti del “caro tasse”.  

Partito alle 10.30 dal Cinema Astro, il corteo ha raggiunto alle 12.00 Piazza Duomo. Appena arrivati in piazza, i manifestanti hanno invocato la presenza del Sindaco al grido di “Cosa chiediamo al Sindaco? Concertazione e non imposizione!”. Lapunzina, dopo pochi minuti, è uscito dal palazzo municipale per incontrare i manifestanti.

Il Primo Cittadino ha colto l’occasione per chiarire alcuni concetti. In primis ha ribadito come non abbia mai considerato “evasori” gli albergatori di Cefalù, indicandoli, anzi, come possibile e necessario volano per lo sviluppo economico della città. In secondo luogo il Sindaco ha ricordato ai manifestanti la difficile condizione in cui si trovano le casse comunali  che rischia di condurre Cefalù ed i cefaludesi al dissesto finanziario. E’ questo il pericolo che Lapunzina ha affermato di voler evitare: “Non si capisce che, se si arrivasse al dissesto, tutte le aliquote sarebbero portate al massimo per i prossimi cinque anni. E’ nella volontà dell”Amministrazione, il prossimo anno, ritoccare le aliquote Imu. Ovviamente questo non potrebbe essere fatto in caso di dissesto”.

Il dibattito tra Sindaco e manifestanti è durato diversi minuti toccando temi come quello del blocco del settore dell’edilizia cefaludese e quello della Tarsu, sulla quale gli albergatori, per porre fine al contenzioso,  hanno avanzato una proposta che l’Amministrazione si premurerà di valutare.

Un dato è emerso dall’analisi del modo in cui si è svolto il corteo: la grande civiltà dei manifestanti ed il modo elegante ma risoluto al tempo stesso in cui sono state perorate le cause che essi stanno portando avanti. La sensazione è che occorra continuare il dialogo tra mondo produttivo ed enti locali, Regione e Governo nazionale per porre dei freni ad una tassazione che rischia di soffocare il mondo dell’imprenditoria.

 

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