Cefalù – Il Consiglio cerca di evitare il dissesto ma non mancano le polemiche

Dopo una seduta caratterizzata da toni accesi e momenti emotivamente provanti, il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità la Deliberazione di ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, ai sensi dell’Art. 243 bis del T.U.E.L (legge salvacomuni).

Si tratta dell’ultimo disperato tentativo per tentare di evitare il dissesto finanziario su cui la Corte dei Conti si è già espressa in maniera favorevole.

All’inizio della seduta il Sindaco Lapunzina, emozionato ma al tempo stesso ancora battagliero, ha rendicontato al Consiglio quanto avvenuto durante l’audizione presso i giudici contabili. Lapunzina, dopo aver dichiarato di rispettare il parere espresso dalla Corte, si è detto stupito  dal fatto che, chi si è trovato a decidere in merito al dissesto, non abbia tenuto conto del gravoso lavoro effettuato dall’Amministrazione e dal Consiglio Comunale per mettere ordine nel “marasma contabile” che caratterizzava la situazione finanziaria dell’Ente.

Nel corso della seduta si sono seguiti diversi interventi, da parte dei rappresentanti dell’opposizione, critici rispetto al modo di agire tenuto in questi mesi dalla maggioranza.

Il Consigliere Giovanni Iuppa (Controvento), dopo aver espresso la speranza, basata sull’interpretazione della “legge salvacomuni”, che Cefalù possa rientrare nei parametri istituiti dal legislatore per accedere al fondo di rotazione, ha posto l’accento sull’egocentrismo del Sindaco Lapunzina che, a detta del Consigliere, avrebbe richiesto la “collaborazione” della minoranza non per avvalersi delle capacità e del lavoro della stessa. ma per ottenerne esclusivamente il consenso durante le votazioni. Testimonianza ne sarebbe il fatto che il Sindaco abbia convocato (tramite sms) i componenti dell’opposizione poco prima dell’orario previsto per l’inizio della seduta consiliare. La speranza di Iuppa in merito alla possibile accettazione della richiesta del Comune di aderire al decreto n.174, successivamente convertito in Legge, è stata argomentata dal Consigliere facendo riferimento ad una interpretazione letterale e logica della disposizione normativa stessa.

Critico nei confronti dell’Amministrazione è stato anche il Consigliere Marco Larosa (PDL) che ha ricordato come, in ogni caso,la decisione della Corte dei Conti rappresenti una bocciatura nei confronti della “cura” somministrata dal Sindaco per evitare il dissesto.

La poca attenzione della politica in generale, e dei politici nello specifico, nei confronti della città è stata al centro dell’intervento del Consigliere Barranco (Cefalù Cambia) che ha rimarcato come Cefalù, in questo caso, sia stata colpevolmente lasciata sola.

Dagli interventi dei rappresentanti della maggioranza è emersa l’intenzione di tentare, in ogni caso, tutte le vie per evitare il dissesto fino ad arrivare a coinvolgere nella questione, come sostenuto dal Consigliere Garbo (PD), anche il Ministro dell’Interno. Lo stesso Lapunzina ha rimarcato il fatto che la questione stia assumendo una connotazione “politica” e che , dunque, l’apporto della stessa politica sarà richiesto per la soluzione del problema.

L’approvazione della Delibera di ieri sera può essere assimilata ad un “colpo” di defibrillatore sul corpo di un paziente già dato clinicamente morto. Si spera in un miracolo.

 

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