Chiusi a Capodanno per non chiudere tutto l’anno

Resteranno chiusi anche per Capodanno tutti gli hotel di Cefalu’, perché restano immutate le ragioni dell’agitazione degli imprenditori cefaludesi. Hall ed insegne spente, dunque, per manifestare con uno sciopero, cominciato lo scorso 23 novembre e che non intende fermarsi, a causa della preoccupante situazione fiscale che incombe sulle aziende turistico/alberghiere. Ad ogni modo verranno garantiti solo i servizi essenziali di ospitalità per gli impegni presi prima dell’inizio dello sciopero.Albergatori-Cefalù

“Cominciando dall’IMU illegittima, ( qualunque aliquota superiore allo 0,76 non è dovuta per gli immobili strumentali, per i beni posseduti dalle imprese e per le seconde case in locazione), ad oggi non si e’ manifestata nessuna apertura da parte dell’amministrazione locale – dichiarano gli albergatori di Cefalu’ – che a causa dell’imposizione degli ultimi tributi, ha posto i cittadini in conflitto con gli operatori del turismo e di conseguenza contro il turista.

“Il fallimento delle politiche sin qui attuate – continuano – ha fatto crollare in un decennio il riempimento delle strutture siciliane dal 44% al 24% mentre i nostri concorrenti nel Mediterraneo hanno raggiunto l’80 % di occupazione annua. Noi richiediamo una corretta politica fiscale associata a limitati investimenti in infrastrutture e servizi che potrebbero in brevissimo tempo consentirci di triplicare le presenze e raddoppiare l’occupazione nel comparto. Pertanto stigmatizzando con fermezza tutte le forme di contrapposizione di interessi come quella attuata dal governo centrale e dalle amministrazioni locali – concludono gli operatori alberghieri cefaludesi – chiediamo che il nostro presidente Crocetta ascolti la nostra categoria rappresentata dai vertici della Federalberghi, per comprendere la reale gravità delle conseguenze dell’attuale fase di ristagno della domanda ed i conseguenti i rischi che corre il settore, insieme alle enormi potenzialità della nostra offerta”.

POTREBBE INTERESSARTI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *