Opinioni divergenti e votanti perfettamente suddivisi in due categorie. Questo è il quadro emerso dall’analisi dei risultati del sondaggio di Cefalù Web che chiedeva, ai propri lettori, un giudizio sull’operato dell’Ass. Antoniella Marinaro.
Questo il quesito posto:
– Come valutate, ad oggi, l’operato dell’Ass. Antoniella Marinaro?
6 erano le possibili opzioni di risposta:
– Ottimo
– Buono
– Sufficiente
– Insufficiente
– Non saprei perché l’Assessore non ha comunicato in modo efficace con la cittadinanza
– Non saprei perché mi sono informato poco
ANALISI DEI RISULTATI:
Sono stati 474 i lettori che hanno deciso di prendere parte al sondaggio lanciato da Cefalù Web esprimendo un giudizio sull’operato dell’Ass. Marinaro.
Passando ad un’analisi disaggregata delle preferenze di voto è da notare come la maggioranza dei partecipanti (41% – 193 voti) abbia selezionato l’opzione “Ottimo”, valutando positivamente l’operato della Marinaro. La sensazione che non ci sia un giudizio unanime è, però, testimoniata dal fatto che la seconda risposta preferita sia stata “Insufficiente” (37% – 176 voti). In città, dunque, non sembra esserci uniformità di vedute ma, anzi, si sono creati due schieramenti con opinioni nettamente divergenti.
Le altre opzioni di risposta hanno ottenuto le seguenti percentuali: il 12% (58 voti) non è soddisfatto dell’aspetto comunicativo, relativo alla propria attività ,portato avanti dalla Marinaro (“Non saprei perché l’Assessore non ha comunicato in modo efficace con la cittadinanza”); stessa percentuale 4% per chi ritiene “Buono” o “Sufficiente” l’operato dell’Assessore. Infine, il 2% ha confessato di non essersi informato molto sulla vicenda (“Non saprei perché mi sono informato poco”).
Passando ad un’analisi aggregata dei dati viene conformata l’ipotesi della presenza di due schieramenti con opinioni difformi. Se si sommano, infatti, le percentuali delle preferenze che esprimevano un apprezzamento dell’operato della Marinaro (“Ottimo”, “Buono”, “Sufficiente”) si arriva al dato complessivo del 49%. Identica è la percentuale (49%) che si ottiene se si sommano i dati relativi alle risposte che denotavano una critica all’operato dell’Assessore (“Insufficiente”; “Non saprei perché l’Assessore non ha comunicato in modo efficace con la cittadinanza”).
Viene confermata, in questo modo, una tendenza già riscontrata valutando i dati dei sondaggi passati. Se chiamata ad esprimersi su temi di carattere politico-amministrativo, l’opinione pubblica cefaludese dimostra di dividersi perfettamente a metà.
Approfondimento metodologico
Perché i risultati del sondaggio non posso essere considerati rappresentativi, in modo assoluto, dell’opinione dei cefaludesi?
Nonostante, statisticamente, il numero dei rispondenti al sondaggio potrebbe essere considerato sufficiente al fine di estendere i risultati ottenuti all’universo di riferimento (tutti i cittadini di Cefalù), ci sono delle motivazioni metodologiche che non rendono possibile la generalizzazione dei risultati:
– Per poter generalizzare i risultati è necessario costruire un campione casuale semplice (vale a dire che ogni membro della popolazione di riferimento deve essere scelto casualmente e avere le stesse possibilità di essere selezionato rispetto agli altri membri). In questo caso non è stato costruito un campione ma si è verificato il fenomeno dell’auto-selezione dei rispondenti.
– La tecnica di rilevazione utilizzata (sondaggio su un sito web) incorre nella problematica del digital divide generazionale. Non tutte le fasce della popolazione hanno la stessa dimestichezza con il pc e con internet. Essendoci delle fasce che accedono in misura nettamente minore al web rispetto ad altre, ne consegue che il parere di quelle stesse fasce è presente in minima misura nei risultati del sondaggio.