Mangiacavallo nominato commissario dell’ ospedale Giglio

La decisione è stata presa nella giornata di giovedì 24 gennaio 2013, durante una riunione alla presidenza della Regione siciliana, alla quale erano presenti, oltre al nostro sindaco, anche i soci dell’ente che gestisce l’ospedale.

Antonino Mangiacavallo
Antonino Mangiacavallo

Il Dott. Antonino Mangiacavallo, importante medico pneumologo e politico, originario di Ribera, è stato nominato Commissario dell’ospedale Giglio di Cefalù.
Mangiacavallo è, ad oggi, uno stimato medico, in passato anche Vice Presidente dell’Unione Italiana per la Pneumologia, ed un politico vicino al centro sinistra, impegnato negli anni passati in progetti insieme ad Anna Finocchiaro e Rita Borsellino.

Il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina, si è dichiarato soddisfatto dalla conclusione di una fase caotica della “vicenda ospedale” che aveva allarmato cittadini ed opinione pubblica. Questo il commento che il Primo Cittadino ha inviato a Cefalù Web nel corso della serata di ieri: “In rappresentanza del Comune di Cefalù ho partecipato oggi all’incontro presso la Presidenza della Regione siciliana in cui, i soci della Fondazione Giglio – San Raffaele, ne hanno deciso il commissariamento con effetto immediato. Esprimo compiacimento perché si tratta di una scelta che avevo recentemente auspicato al fine di mettere ordine nella gestione del nosocomio ed assicurarne un pronto rilancio”.

Anche il deputato all’ARS per il gruppo FdI, Salvino Caputo, ha espresso alcune considerazioni sulla scelta dei soci della Fondazione San Raffaele Giglio:
“Da oltre un anno avevamo denunciato una gestione dissennata del San Raffaele di Cefalù e ora il commissariamento con effetto immediato dimostra che avevamo ragione. Il San Raffaele di Cefalù  ha registrato perdite per oltre 36 milioni e ho più volte chiesto di avviare un’ispezione urgente presso l’ospedale San Raffaele Giglio di Cefalù proprio per accertare i motivi che hanno portato  alla presentazione di questo disastroso bilancio e per accertarne le responsabilità. La notizia del commissariamento – aggiunge Caputo – conferma i dubbi che avevamo più volte evidenziato circa la gestione dell’Ente”.

La scelta “forte” presa durante la riunione del 24 gennaio dimostra il difficile stato della sanità in Sicilia.
Un’ispezione volta a riconoscere i motivi degli ingenti debiti potrà servire a fare chiarezza sulla vicenda.

25/01/13

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