Incontro del PD al Di Francesca: Franceschini infiamma la sala

 

Nel pomeriggio del 2 febbraio 2013, si è tenuto, presso il Cinema Di Francesca, un incontro del PD.
Presenti diversi “big” della politica nazionale e locale.

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Ottima la partecipazione: la sala del cinema era piena di militanti o semplici curiosi.
Tema dell’incontro: Cefalù e le Madonie – Il giusto peso ai Territori in un’Italia giusta.
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Moderatore dell’incontro è stato il segretario del PD locale e consigliere comunale Vincenzo Garbo.

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Rosario Lapunzina

I tre sindaci del territorio presenti (Rosario Lapunzina, Magda Culotta e Franco Ribaudo) hanno lanciato un grido d’allarme sulle condizioni in cui versano i comuni italiani, in particolare i comuni del meridione.
La crisi generale e la fiscalità in vigore non favorisce gli enti locali. Questi sono costretti a portare le aliquote dei tributi di pertinenza alle quote massime, danneggiando in maniera particolare le fasce povere e quelle produttive.

Pino Apprendi
Pino Apprendi

L’Italia, nata e formata dai comuni, deve ripartire dagli stessi, attraverso un governo nazionale attento alle situazioni finanziarie drammatiche degli enti.

Il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina, concentrando il proprio discorso in particolare sui temi economici, ha ribadito la difficoltà in cui versa il nostro comune ed ha chiesto agli esponenti nazionali di lasciare, nella prossima legislatura, la totalità dell’IMU ai comuni, così da poter mantenere aliquote più leggere.

Magda Culotta
Magda Culotta

Magda Culotta, attuale sindaco di Pollina e presto deputata alla Camera, si è offerta come rappresentante del comprensorio madonita al governo nazionale.
La numero 2 nella circoscrizione Sicilia I (Sicilia occidentale) ha specificato l’importanza della rivalutazione del territorio madonita, la quale può passare soltanto un’attenzione diversa agli enti locali, in forte difficoltà in tutta la provincia.

Franco Ribaudo
Franco Ribaudo

Franco Ribaudo, sindaco di Marineo e numero 9 nella nostra circoscrizione per il PD, ha evidenziato il fatto che ormai diversi comuni della provincia hanno le anticipazioni di cassa al massimo e si apprestano ad entrare in fasi peggiori. Infatti, se Cefalù è sotto i riflettori per la propria situazione finanziaria, diversi altri comuni limitrofi sono in situazioni simili.

Partecipi al dibattito diversi candidati locali che hanno espresso alcune considerazioni sullo stato della campagna elettorale e sul lavoro di gruppo che il PD dovrà effettuare per mantenere vasto il distacco tra il centrosinistra e centrodestra.

Corradino Mineo
Corradino Mineo

Particolarmente importante nelle prossime elezioni il panorama siciliano: dalla vittoria in Sicilia dipenderà la possibile maggioranza del centrosinistra al Senato.
Oltre a Corradino Mineo, Teresa Piccione e Pino Apprendi, candidati al Senato e alla Camera, i quali hanno rimarcato il maggiore valore culturale e sociale della sinistra rispetto alla destra deviata del PdL e della Lega, interessante l’intervento del “renziano” Davide Faraone, numero 6 alla Camera nella circoscrizione Sicilia I.
Egli ha fatto notare l’unità e la compattezza del PD in seguito alle primarie per il leader. Matteo Renzi, l’outsider, ha infatti garantito il suo pieno appoggio al partito ed a Bersani.

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Davide Faraone

La breve parentesi del segretario regionale Giuseppe Lupo, il quale ha sottolineato l’importanza cruciale della Sicilia riguardo la futura composizione del Senato, è servita anche da introduzione al discorso finale pronunciato dal vertice nazionale del PD, Dario Franceschini.

 

Teresa Piccione
Teresa Piccione

Il capogruppo del PD alla Camera ha indirizzato alcune critiche ad Ingroia, definendo il partito Rivoluzione Civile come un movimento dalle molte entità distanti tra di loro. Inoltre, poiché lo sbarramento al Senato risulta essere dell’8% per la lista suddetta, sembra risultare, stando ai sondaggi attuali, che Ingroia non otterrebbe nessun senatore pur rischiando di far perdere il centrosinistra in Sicilia, a circa 1 punto dal centrodestra per adesso.

Giuseppe Lupo
Giuseppe Lupo

Durante l’incontro, ed in particolare da Franceschini, diversi attacchi sono stati indirizzati a Grillo: si è sostenuto che le idee del M5S, in particolar modo quelle economiche, siano irrealizzabili e frutto di pura demagogia.

Dario Franceschini
Dario Franceschini


Nella parte conclusiva del suo discorso, lo scrittore ferrarese ha infiammato i cuori dei militanti democratici presenti all’interno della sala con una lectio magistralis sulle differenze del PD e della sinistra con la destra italiana. Si è quindi inneggiato alla vittoria e con rinnovato spirito i militanti sono usciti dalla sala, pronti ad impegnarsi in questi ultimi 20 giorni di campagna elettorale. 

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