Gli operai dello stabilimento Fiat di Termini Imerese in queste ore hanno bloccato il Carnevale più antico in Sicilia.
I lavoratori hanno impedito l’uscita dei carri dai magazzini. Di conseguenza, la piazza Duomo termitana si presenterà unicamente con le tradizionali maschere e i gruppi appiedati.
Nonostante in mattinata sia arrivata la notizia della convocazione di un incontro tra le varie parti sociali per mercoledì prossimo, gli operai hanno ritenuto di dover protestare
continuando la mobilitazione.
Sono circa 350 i lavoratori che sollecitano il pagamento della cassa integrazione in deroga.
Queste le parole del sindaco di Termini Imerese, Salvatore Burrafato: “una vertenza così lunga e difficile può portare ad un’iniziativa di tale portata che purtroppo ha compromesso uno dei momenti centrali del nostro Carnevale. Siamo stati costretti a un cambio radicale del programma della rassegna e di ciò ci scusiamo in primo luogo con i tanti visitatori che avevano premiato la nostra volontà di non rinunciare al Carnevale in un momento di crisi, e in secondo luogo con la nostra comunità che, suo malgrado, è costretta a sopportare le iniziative di lotta di questi lavoratori”.
Immediata la risposta di Mastrosimone, segretario Fiom di Palermo: “se oggi ci sono stati dei problemi per il Carnevale di Termini Imerese il vero responsabile è il sindaco Burrafato. Dà la colpa ai lavoratori quando è lui che si era impegnato a sbloccare la cassa integrazione in deroga per gli operai dell’indotto Fiat, senza salario e senza ammortizzatori dal primo gennaio e da quattro anni in attesa di una soluzione per il rilancio dell’area industriale”.