Porto turistico? In alto mare!

A seguito dell’interrogazione promossa da PDL e Grande Sud circa la situazione progettuale del porto turistico di Cefalù in contrada

Ingegner Duca
Ingegner Duca

Fiume Carbone abbiamo raccolto il parere dell’Ing. Ivan Joseph Duca. La struttura proposta dalla ditta consterebbe di un porto galleggiante situato a  qualche centinaio di metri a largo della costa. Sulla terraferma soltanto banchine, aree di scarico  e camminamenti. Nessun intralcio potrebbe esser dato dalle autorità cittadine in quanto l’opera non ha necessità di essere conforme allo strumento urbanistico cefaludese. Tutto dipende infatti dalle autorità demaniali e dall’assessorato competente. Escluse le opere residuali di cui fatto cenno sopra  – opere di collegamento tra la struttura e la terraferma –  tutto resta legato ai responsi della Regione, circa lo studio delle correnti marine, i metodi di ancoraggio della struttura e la fattibilità della stessa. Su quest’ultima, l’Ing. Duca, pare nutrire qualche riserva. A perplimere i tanti sarebbe il progetto stesso, in quanto non pensato ad hoc per le esigenze morfologiche locali bensì si tratta di una struttura pensata per essere, potenzialmente, rivenduta ovunque. Ovviamente, vista la struttura, il suo parere non risulta in ogni caso vincolante. Dal suo canto la ditta ritiene che, trattandosi di una struttura posta su uno specchio d’acqua e non sulla terraferma, non dovrebbe avere legami di sorta con l’aspetto morfologico del territorio.

In generale, per la costruzione di nuove strutture portuali, ad esser decisivo è l’iscrizione del progetto nel piano regionale di portualità turistica, dove l’opera, allo stato, non risulta inserita. In seguito, una volta presentato il progetto ed introdotto nel successivo piano portuale, l’assessorato al ramo, svolte le dovute procedure, formula il parere in merito. Marginali dunque i pareri, ed a sua volta i possibili vincoli, dell’amministrazione cittadina.. Secondo l’Ing. Duca, l’iter burocratico posto in essere dalla ditta proponente, è stato quasi svolto alla rovescia, presentando il disegno all’ente Comune piuttosto che all’ente designato (Regione).

Da quanto appreso appare ovvio che, almeno per il momento, i giorni in cui a Cefalù potranno liberamente attraccare yacht e panfili, sono ancora lontani.

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