Lapunzina senza compromessi: l’ospedale Giglio non si tocca

In seguito al commissariamento della Fondazione G.Giglio, numerosi sono stati i timori della popolazione madonita riguardo il futuro dell’ospedale cefaludese.

Antonino Mangiacavallo
Antonino Mangiacavallo

Particolarmente sentita la questione relativa al futuro del punto nascite. La decisione di sopprimere il reparto a Cefalù è stata più volte manifestata negli ultimi anni in nome di una spending review che toccherebbe anche settori come la sanità. Il punto nascite, non arrivando alla soglia minima di 500 nascite annuali necessaria per “salvarsi” dai tagli, è stato a rischio chiusura per diversi mesi.Dal 24 gennaio dell’anno corrente, il Cda precedente è stato dichiarato decaduto e contestualmente la Regione ha nominato commissario il Dott. Mangiacavallo. Ai tempi, il Sindaco Rosario Lapunzina rilasciò delle dichiarazioni molto favorevoli ai cambiamenti appena messi in atto: “esprimo compiacimento perché si tratta di una scelta che avevo recentemente auspicato al fine di mettere ordine nella gestione del nosocomio ed assicurarne un pronto rilancio”.

A distanza di poche settimane, il Sindaco è tornato sull’argomento per infondere fiducia ai cittadini e per chiarire le ultime dinamiche che riguardano il futuro della struttura.

Questa la sua dichiarazione: “Regione Siciliana, A.S.P. Palermo e Comune di Cefalù hanno convenuto sull’assoluta necessità di fare dell’Ospedale di Cefalù un centro che mantenga la propria vocazione all’alta specializzazione, specialmente in campo oncologico, mantenendo, allo stesso tempo, la propria qualità di punto di riferimento per il territorio e per gli ospiti della seconda località turistica dell’isola” ha concluso il Primo Cittadino.


Per realizzare ciò, il Comune di Cefalù si sta impegnando, insieme all’Assessorato competente e all’A.S.P. , in un’attività di partenariato con enti o organizzazioni che si occupano di ricerca medica. In tal senso, è stata prestata particolare attenzione alla territorialità madonita: si vorrebbero razionalizzare alcuni servizi, incluso il centro nascite, attraverso una gestione autonoma dei suddetti da parte degli ospedali di Cefalù e di Petralia Sottana.

Il mayor del nostro borgo sembra avere particolarmente a cuore la questione e risulta deciso nel non voler cedere a compromessi: “l’Amministrazione comunale di Cefalù…non sarà mai disponibile ad accettare soluzioni che limitino, ai propri cittadini, il pieno accesso al diritto, costituzionalmente garantito, ad una efficiente assistenza sanitaria”.

03/04/13

 

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