Il “cinema povero” del geniale Franco Turdo, per Termini d’Arte

Nell’ambito della Settimana della Cultura di Termini Imerese, Franco Turdo, geniale e singolare regista madonita, giovedì prossimo 18 aprile, alle ore 17.30, sarà Immagine 008 (1)protagonista del ciclo di conferenze “La Sicilia nel Cinema e nella Letteratura”, organizzati dall’Associazione Culturale Termini d’Arte. L’incontro tematico, Il cinema povero di Franco Turdo, si svolgerà presso la sede della Pro-loco di  Termini Imerese, in Via La Barbera 1. Col regista dialogherà il professore Giovanni Cristina, operatore culturale cefaludese, come Franco Turdo. La conferenza è inserita nella Settimana della Cultura a Termini Imerese.

Tra le ultime fatiche del regista c’è il film Maricchia, una commedia dai risvolti tragicomici interpretata integralmente in dialetto siciliano che ha, quali protagonisti principali, un contadino, l’attore non professionista Peppe Saja, già protagonista dell’opera “Diverso” e la sua asina “Maricchia”. Molto geniale la sottigliezza, la riflessione ironica sul mondo tecnologizzato, veloce, opulento e rumoroso, sempre all’interno del territorio madonita. Le immagini restituiscono le meraviglie dei luoghi, fra mare e monti, pieni di luce naturale e intensa, spesso sconosciuti agli stessi indigeni. Il tutto, quale risultato dell’occhio sensibile del regista sensibile e acuto.

Il protagonista è un anziano contadino, vissuto tra i due conflitti bellici dello scorso secolo, il quale come in un sogno si ritrova proiettato nei giorni nostri in cerca della sua asina. Una commedia, dai risvolti tragicomici, in cui Pasquale(il contadino)si trova costretto a fronteggiare le avversità del mondo moderno che, allo stesso tempo, lo sconvolgono e lo entusiasmano. Tra serio e faceto la storia lascia trasparire la nostalgia per la semplicità del passato, il contrasto tra opulenza e  povertà, rifiuto della terra, come fonte di sostentamento, come fine di un’epoca contrapposta tuttavia al vuoto edonismo e alla superficialità dell’epoca attuale dimentica delle radici contadine. Emerge, inoltre il protagonismo dell’asina, un animale, a lungo sottovalutato che nel territorio ha avuto anche un risvolto economico-ambientale, non indifferente, con l’utilizzo che ne ha fatto il sindaco Cicero a Castelbuono, utilizzando gli asini per la raccolta differenziata. Una storia interessante e originale, da fare parlare anche il New York Times del caso. Maricchia ha durata di 80 minuti, è interpretato da Giuseppe Saja, Maria Cavoli, Marco Falletta ed altri attori non professionisti. Le musiche sono di Totuccio Curreri ed è prodotto da Cefafilm e Spardati Group a.m.n.s.a costo zero. È stato proiettato in molte sale delle cittadine madonite e negli USA a Baltimora, Los Angeles e New York.

Dal 1985 Turdo ha realizzato i documentari: Antichi mestieri delle Madonie, Religiosità popolare nei paesi delle Madonie, Cefalù: la perla del Tirreno; Antiche tradizioni: la ‘ntinna a mari, Tornatore e Cefalù, Uno scarparo alla conquista del mondo. Ha realizzato i cortometraggi: U jurnatieri, L’ultimo viaggio, Il rigattiere, Il libro e la spada, Clochard E i lungometraggi: Diverso (1998) e Maricchia, quest’anno. Ha ricevuto riconoscimenti prestigiosi in festival nazionali ed internazionali: il premio europeo Massimo Troisi, il Premio al Festival del Cinema di Salerno e al Rosolini Film Festival. Sul canale youtube, dedicato al territorio madonita, ha totalizzato oltre 500.000 visualizzazioni.

Dal 2011 è “cercatore di memoria” per il portale mondiale “Memoro” per la salvaguardia dei ricordi. L’archivio video e cinematografico raccoglie filmati (dal super 8 al full hd ) che riguardano il territorio madonita: antichi mestieri, tradizioni, musica popolare, processioni, personaggi, paesaggi, ecc.

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