Ambulanti e camperisti prendono d’assalto il lungomare. Il Pdl non ci sta.

Al cominciare della stagione estiva si ripresenta, come ogni anno, il grave problema della presenza sul lungomare di Cefalù di un numero massiccio di extracomunitari che praticano il commercio ambulante. Quest’anno più che mai la situazione appare grave anche perché la cittadina sta cercando di rialzarsi dalla crisi economica contro cui l’attrattiva turistica che Cefalù può vantare pare essere l’unica chiave di Volta. Per questo motivo, l’ordinanza 62 del 2010, che rilevava una situazione di degrado sul lungomare ed in centro città derivante dalla presenza di numerosi extracomunitari che oltre che commerciare illegalmente dimoravano anche nelle aree pubbliche, prevedeva sanzioni pecuniarie per gesti contrari al decoro urbano, quali il commercio non autorizzato, il dimorare in luoghi pubblici e il deturpare con rifiuti e merci l’arredo urbano. Già lo scorso anno i consiglieri del Popolo della Libertà avevano presentato in consiglio una interrogazione per porre in essere il rispetto di quest’ordinanza, che però non ha ottenuto risultati tangibili. Per la seconda volta i gruppi consiliari d’opposizione hanno voluto portare all’attenzione del Sindaco questa problematica, che a nostro avviso dev’essere al centro delle politiche comunali per il rilancio del turismo cittadino.

E’ ben noto il problema igienico-sanitario, di decoro e ordine pubblico che questo fenomeno genera, soprattutto durante la stagione estiva quando la massiccia presenza di turisti rende il tutto ancor più di difficile gestione. Per non parlare del problema di viabilità sul lungomare, già di difficile percorribilità nei mesi estivi e ancor più interdetto dalla presenza di svariati mezzi per il trasporto delle merci. Ma in questa sede vorremmo anche porre l’accento sul problema economico che il crescere di questi episodi porta all’indotto turistico e il danno che causano ai negozianti cefaludesi, trattando sulle loro bancarelle merce contraffatta e non emettendo nessuna ricevuta.

Nella stessa direzione vanno interventi ed interrogazioni dei consiglieri del Pdl sull’uso selvaggio del lungomare come campeggio improvvisato ad opera di camperisti e viaggiatori itineranti scriteriati, come già posto all’attenzione in queste pagine. Al centro delle loro richieste è sempre il rispetto della stessa ordinanza 62 del 2010, che vieta anche in questo caso il bivacco in luoghi non predisposti allo scopo, lo scarico dei rifiuti sul lungomare e il danneggiamento dell’arredo urbano attraverso un uso improprio.

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