Dopo 58 anni Cefalù commemora il sacrifico del concittadino Domenico Barranco, Vittima del dovere

A 58 anni di distanza dalla tragica scomparsa del Carabiniere Domenico Barranco, la città di Cefalù, sua patria natale, ne commemora il sacrifico compiuto nell’esercizio del dovere e per l’affermazione degli ideali di libertà e giustizia.
“la vicenda umana del nostro concittadino, offertosi volontario per una rischiosa operazione di contrasto della criminalità, nel corso della quale fu barbaramente assassinato – afferma il Sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina –  diviene metafora della nostra terra di Sicilia, nella quale l’alto senso dello Stato e l’attaccamento ai valori di legalità e di giustizia posto in essere, a volte fino all’estremo sacrificio, da alcuni suoi figli, riscatta la nostra terra dal pregiudizio e dona speranza in un futuro nel quale la Sicilia potrà essere finalmente liberata dalla piaga della criminalità organizzata. La commemorazione del Sacrifico Compiuto da Domenico Barranco, oltre che essere doveroso, diventa simbolo di profondo rispetto nei confronti delle vittime del dovere e occasione per esprimere l’umana vicinanza  alle loro famiglie”.
La manifestazione, che si svolgerà sabato 18 maggio alle ore 17,00 presso la base logistica – addestrativa dell’Esercito “Caserma Botta” è stata organizzata, da Maria Rosaria Barranco, nipote dell’eroe del dovere, con il Patrocinio del Comune di Cefalù. Sarà presente alla commemorazione un socio dell’Associazione “Vittime del dovere” di Monza e le alte autorità dell’Arma dei Carabinieri
Modererà l’incontro Vincenzo Marannano, giornalista del Giornale di Sicilia.

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