Aumenta del 600% il canone dei lidi marittimi

Aumentano i canoni demaniali marittimi. In seguito alla pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale, è ufficiale l‘aumento del 600 % del canone per i lidi balneari.spiaggia_rsvn_DWN
Gli aumenti sono da considerarsi retroattivi dal primo gennaio 2013.

Pronta la reazione della Fiba Confesercenti Sicilia:  ”la categoria sta procedendo a presentare ricorso contro l’aumento dei canoni demaniali del 600%”. Un provvedimento dagli effetti  retroattivi  non solo gravoso per le condizioni che pone nei confronti di un comparto, composto da circa 70 mila operatori e da quasi 9 mila titolari di concessioni demaniali marittime, che dovrebbe essere sostenuto e non vessato con balzelli insostenibili per le nostre imprese, ma anche discutibile nelle modalità con cui è stato determinato ovvero senza alcun coinvolgimento della componente privata”.

Diversi Sindaci o politici di rilievo nel panorama siciliano si sono scagliati contro il provvedimento: il decreto finirà per strangolare tantissime imprese del settore. Secondo i detrattori del provvedimento infatti, in un periodo di crisi, l’aumento esponenziale del canone di riferimento porterà alla chiusura di diverse attività.

Vane quindi le rassicurazioni del governo Crocetta, il quale aveva preannunciato una revisione del provvedimento che sembra non essere avvenuta.


Anche l’assessore regionale al Turismo, Michela Stancheris, in un’intervento a Catania, aveva annunciato un dietrofront sul decreto.

“Alla regione non capiscono niente di economia” ha sostenuto Maurizio Caserta, candidato sindaco a Catania.

Da più parti, al contrario, i canoni demaniali marittimi venivano considerati esageratamente bassi e non in linea con il mercato: da ciò l’esigenza di un provvedimento per portare i canoni ad un livello accettabile.

Rimane valida, in ogni caso, la maggiorazione del 4%, del 7% e del 10% per le  aree a bassa, media ed alta valenza turistica.

01/06/13

 

 

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