Cefalù: 20 milioni di euro per opere pubbliche, ma la burocrazia blocca tutto

Sono ben 118 le opere pubbliche bloccate in Sicilia. Spesso non si tratta di un problema di mancanza di risorse: tutti i progetti fermi, anche quelli che sono dotati di copertura finanziaria, vengono bloccati dalla burocrazia o dalla mancanza di volontà politica.

Oltre un centinaio di opere che rimangono ferme per un importo totale di 5 miliardi e 150 milioni di euro. La maggior parte delle opere, per un valore di circa 982 milioni di euro sono finanziate con la delibera del Cipe n.60/2012 (depuratori, opere idriche, opere fognarie). Il termine per l’avvio dei lavori è stato prorogato al prossimo 31 dicembre. In caso di esito negativo, le risorse verranno revocate.

Anche a Cefalù risultano delle opere finanziate dal Cipe, fra cui l’adeguamento dell‘impianto di depurazione C.da S.Antonio (5,05 milioni di euro), il completamento delle rete fognante di C.da Pisciotto (1,44 milioni di euro) ed il sistema fognario e depurativo di C.da Torretonda (12,09 milioni di euro). Si tratta complessivamente di quasi 20 milioni di euro disponibili ed utilizzabili che rischiamo di perdere a causa di un apparato burocratico deviato.

Dura la reazione di Salvo Ferlito, presidente dell’Associazione nazionale costruttori edili sezione siciliana: “Siamo determinati a ottenere dalla Regione un deciso intervento su tutte le stazioni appaltanti, affinché

Salvo Ferlito
Salvo Ferlito

pubblichino i bandi di gara di tutti i progetti esecutivi pronti e provvedano a redigere i progetti per i quali hanno ottenuto i finanziamenti. Sarebbe un crimine perdere 5 miliardi di finanziamenti europei e statali quando la Regione va in cerca di risorse per scongiurare il default. In assenza di iniziative concrete  confermo che per le nostre imprese in atto resta una sola alternativa: quella di espandere le attività all’estero. Dopo alcune esperienze positive in corso in vari Paesi, abbiamo sondato favorevolmente le opportunità offerte dal Kenya e il prossimo 19 luglio riceveremo a Palermo la visita di due ministri di questo strategico Paese dell’Africa”.

 

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