Porto di Cefalù SRL non bada a spese con le opere di compensazione ma forse esagera

Ieri pomeriggio, a Cefalù, presso Sala delle Capriate, Vittorio Tarizzo, il progettista, e Giovanni Veroni, Amministratore della società “Porto di Cefalù s.r.l”, hanno presentato alla cittadinanza un progetto per il muluniPorto di Fiume CarboneSi tratterebbe di un porto posto circa a 600 metri dalla costa, dotato di caratteristiche quali l’elevata prefabbricazione, l’integrazione fotovoltaica, l’impianto di desalinizzazione che lo renderebbero un porto veloce da costruire e rispettoso dell’ambiente. Inoltre, secondo il progettista, tutti i reflui verranno trattati prima di essere smaltiti.

Il porto verrebbe collegato alla costa tramite un ponte utilizzabile solo dai veicoli elettrici o per i mezzi dei pescatori e del personale. In alto mare, gli edifici principali della struttura consisterebbero in un terminal per navi da crociera (il progettista stima la portata di 40 navi da crociera l’anno), punti di ristoro, una torre di controllo con annessi edifici amministrativi. A terra invece verrebbe realizzato un parcheggio seminterrato coperto da pannelli solari che, secondo Tarizzo, potrebbero fornire da soli oltre il 90% dell’energia necessaria per l’intera struttura.

La struttura inoltre, allo scadere della concessione demaniale, potrebbe essere rimossa al 95%.
Per ciò che concerne le dimensioni, si stima un numero di 844 posti barca (con imbarcazioni dai 6 fino ai 50 metri).

Destano curiosità inoltre le opere di compensazione. Sia il progettista che l’Amministratore della società “Porto di Cefalù s.r.l.” si sono resi molto disponibili per la realizzazione di opere di cui Cefalù avrebbe urgente bisogno. Si è pensato, ad esempio, ad un piano di riordino del porto di Presidiana (recupero e sostituzione della banchina, dragaggio del fondale per consentire la riapertura del vecchio distributore di carburante), la stabilizzazione della linea di battigia della spiaggia del Lungomare, la sistemazione dello stesso Lungomare, la realizzazione di una metropolitana.

I due interlocutori hanno poi spiegato, raccordandosi con il sindaco, di voler far decidere alla città ed al consiglio comunale le opere da realizzare, rispettando il Piano triennale delle opere pubbliche.
Secondo Giovanni Veroni il porto potrebbe portare a 50 posti di lavoro fissi ed oltre 400 derivanti dall’indotto.
Per ciò che concerne l’iter burocratico, è stato spiegato che il progetto non va in conflitto con il Piano regionale di portualità e che pertanto a settembre si terrà una gara di 30 giorni attraverso un bando regionale. Solo in seguito, ed in caso di aggiudicazione, partirà la fase progettuale.

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