“Caso Sherbeth”: la replica di Iris Communication

Riceviamo e pubblichiamo una replica della società organizzatrice dell’evento Sherbeth, la Iris Communication, al comune di Cefalù in merito all’edizione 2013 del Festivalsherbie del Gelato.

Sherbeth è una grande e complessa macchina organizzativa che coinvolge e rende beneficio all’intero territorioIris Communication, ideatrice e organizzatrice dell’evento, si è sempre impegnata, sin dalla sua prima edizione, nel 2007, per l’ottima riuscita dell’evento, portando a Cefalù numerosi addetti al settore, turisti, giornalisti e opinion leader da ogni parte del mondo.

È proprio per la complessità e il sempre più alto livello raggiunto dalla manifestazione nelle sei edizioni che lo Sherbeth richiede un oneroso impegno organizzativo ed economico. Sherbeth ha più volte ottenutocofinanziamenti e sponsor pubblici e privati, portando in Sicilia grandi nomi internazionali e aziende leader del settore, che hanno sposato l’iniziativa, investendo ingenti capitali a beneficio dell’intero indotto, dimostrando così di credere nella rilevanza dell’evento. Tutto questo richiede, però, una importante sinergia con l’amministrazione pubblica locale che ad oggi nega anche le minime e necessarie autorizzazioni per l’allestimento e lo svolgimento della manifestazione.

Lungi dalle intenzioni della società di voler annullare l’evento, si trova comunque a dover affrontare difficoltà reali e decisive.

In merito alla lettera interna inviata dall’Amministrazione Comunale a Iris Communication e pubblicata sulle testate cefaludesi, si tiene a precisare che in realtà a porre “conditio sine qua non” è stato il Sindaco di Cefalù e non l’amministratore di Iris. Il Comune che, in quanto ente capofila dell’ATS Sherbeth Festival è tenuto a rispettare gli obblighi perentori assunti, ritiene oggi di potersi sottrarre alla liquidazione delle anticipazioni relative ai contributi pubblici concessi da enti finanziatori sovraordinati per le precedenti edizioni e non stanziare le some per l’edizione 2013 per un ammontare compreso tra il 20 e il 30 per cento, nonostante quanto previsto dall’art 9 dell’ATS. Ciò forte delle difficoltà economico finanziarie in cui versa il Comune, e adducendo la mancata approvazione del bilancio preventivo che, però, non impedisce all’Amministrazione di impegnare diverse somme in favore di associazioni e piccole sagre paesane.

Iris Communication tiene a precisare che la società non ha commesso alcuna mancanza sugli adempimenti contabili. Tutti i rendiconti sono sempre stati approvati dal Comune che, per ben tre ed ormai quattro anni, non ha fatto nulla per recuperare le somme. «Ci si chiede come sia possibile che le richieste di integrazione documentale, inizialmente non dovute, vengano chieste dopo tre anni dall’evento. Capiamo le difficoltà giunte in seno all’assessorato al Turismo, ma pensiamo che non possano essere avanzate richieste ritenute illegittime in quanto Sherbeth è una idea di Iris Communication che fino ad oggi ne detiene la proprietà in ogni singola azione. Sebbene all’assessorato al Turismo ci sia una controversia su documenti integrativi, che ribadiamo essere illegittima, ci si chiede quali siano le difficoltà al Ministero alle Politiche Agricole e perché il Comune non abbia preteso la somma stanziata dal Ministero e a lui dovuta. – ha affermato Piergiorgio Martorana, amministratore di Iris Communication s.r.l. – È vero che il Comune ha anticipato circa 700 mila euro per i sei anni in cui si è svolto l’evento, ma è anche vero che, seppur si tratti di una cifra considerevole, risulta alquanto irrilevante rispetto al costo complessivo dell’evento nelle sei edizioni. Queste cifre, inoltre, sono state legittimamente anticipate come previsto dall’ATS, in forza di decreti ministeriali e regionali che prevedevano lo stanziamento delle somme con successiva liquidazione solo in seguito all’anticipazione dell’ente capofila che avrebbe poi dovuto adempiere agli aspetti burocratici di rito per incassare le somme dovute», ha concluso Martorana.

«Ci chiediamo quali azioni abbia posto in essere il Comune per il recupero delle somme. Ci chiediamo se non sia più semplice far ricadere le colpe su Iris Communication, invece di avviare una forte e più che legittima azione nei confronti degli enti erogatori. – ha affermato Davide Alamia, organizzatore. Più volte abbiamo proposto al Sindaco di richiedere, in qualità di legale rappresentante dell’ATS, un incontro ufficiale con gli enti finanziatori alla nostra presenza. Tuttavia, per quel che ci risulta, l’Amministrazione ha preferito avere solo incontri informali e personali. Ci chiediamo quale sia il motivo per cui si intenda evitare incontri congiunti. Forse l’Amministrazione comunale, per nascondere i propri problemi di bilancio, vuole prendere tempo e farci pagare un prezzo non dovuto?», ha concluso Alamia.

La società ribadisce di essere disponibile a un confronto pubblico, anzi auspica e richiede una convocazione ufficiale del Consiglio Comunale, anche in pubblica seduta, da poter svolgere con necessaria urgenza, dando immediata disponibilità. «Sarà possibile, tra l’altro, verificare con esattezza quanti soldi ha anticipato Iris senza alcuna copertura e quanti invece ne ha anticipato il Comune con la copertura dei finanziamenti che lo stesso non è stato in grado di incassare», ha spiegato Alamia.

È fondamentale per Iris Communication, intenzionata ad assicurare lo svolgimento del Festival del Gelato, in programma dal 4 all’8 settembre, ricevere le autorizzazioni al suolo pubblico, traffico, luce, Siae, allestimenti etc per la definizione delle pratiche per l’avvio della manifestazione. Allo stesso modo Carpigiani, azienda leader del settore, senza tali autorizzazioni, non potrebbe organizzare a Cefalù la prima scuola di gelateria mai realizzata in Sicilia. Pertanto si ribadisce ancora una volta la richiesta di ottenere con urgenza le autorizzazioni utili allo svolgimento dell’evento. Le problematiche possono essere, infatti, rinviate a un momento successivo.

«Ancora oggi crediamo che Cefalù sia una location meritevole e di prestigio, ma allo stesso tempo riteniamo di aver concorso alla valorizzazione del territorio. Sebbene la società organizzatrice abbia più volte ricevuto allettanti inviti da altri Comuni anche al di fuori dell’isola e dello stivale, da giovani siciliani, crediamo fortemente nella nostra terra e vogliamo contribuire allo sviluppo dell’isola, senza arrenderci davanti agli ostacoli», ha detto Davide Alamia, organizzatore.

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