Renzi: se divento segretario rottamo le correnti

Sotto il palco la gente continua ad acclamarlo. Sono “renziani”, verrebbe da dire, ma lui quella parola non la vuole sentire.matteo_renzi

Prima ci scherza (“Manco fossero una malattia pericolosa, eh?”) poi piazza il colpo più acuminato: “Possiamo noi democratici dividerci non sulle idee, ma sulle amicizie? Ve lo dico: se divento segretario, rottamiamo le correnti, non abbiamo bisogno di cose inutili“. A chi è lì ad ascoltarlo, sembra una candidatura ufficiale e viene accolta con entusiasmo.
Il suo programma, in fondo, è già pronto: “Non finire il mandato con il Pd che ha meno tessere, meno voti e meno consenso di quando si è partiti”. Renzi sa che c’è anche un problema di comunicazione, che va fatta come si deve (“Spieghiamo che non è che il Pdl ha tolto l’Imu e il sindaco mette la service tax“), per cui bisogna unire i social network e i volontari che vanno casa per casa.

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