Chi vuole salvare lo Sherbeth?

Scarse presenze ieri pomeriggio alla riunione, convocata congiuntamente da Iris Communication e comune di Cefalù, per incontrare le attività lusherbbettoproduttive e discutere dello Sherbeth Festival. L’incontro, volto a sensibilizzare la classe imprenditoriale locale sull’evento e a richiedere contributi per la sua realizzazione, ha lasciato la città con tanti dubbi e poche certezze.
La certezza è che, in tempi di crisi come questi, poche sono le persone disposte ad investire e a finanziare progetti di terzi. La definizione dell’evento come “momento nevralgico” della stagione cefaludese e quindi indispensabile per la città riesce a mettere d’accordo maggioranza, opposizione e società organizzatrice.

Eppure, a latitare, sono ancora una volta, i sostegni concreti e le proposte fattive. A questo punto sorge un dubbio più che spontaneo: chi vuole davvero salvare questo Festival? Lo vuole la Iris Communication, che ha abbassato il budget previsto soltanto da 600 a 400 mila euro, quindi rimanendo ancora ben al di sopra delle reali possibilità dell’Ente? Il genuino amore per quest’evento e per la città che lo ospita dovrebbe portare la società organizzatrice ad accontentarsi di una 7° edizione in tono minore piuttosto che perderla, andando così incontro alla penuria di liquidità che la città attraversa.
Lo vuole forse il comune, che potrebbe proporre un ridimensionamento della manifestazione oppure prenderne le redini e sostituirsi agli organizzatori senza cedere alle loro ingerenze? Che l’attuale amministrazione sia capace di realizzare con pochi fondi ed in poco tempo eventi tutto sommato graditi ve ne è la prova, come il caso del Festival del Mare e del SS. Salvatore; così come vi è prova che l’amministrazione sia in grado di mobilitare un ingente capitale umano. Perché allora non pensare alla realizzazione di un Festival del gelato che non porti l’effige di Sherbeth?
Lo vuole forse l’opposizione, che ha per prima sollevato la questione circa la 7° edizione del Festival del Gelato e la sua realizzazione, scoperchiando un vero e proprio vaso di pandora? La stessa opposizione che prima si è stracciata le vesti per salvare la manifestazione, poiché, a suo dire, la città non poteva perdere un evento di tale portata, non ha poi presentato, allo stato attuale, nessuna proposta concreta e nessun contributo fattivo per risolvere la questione.

Infine un ultimo interrogativo corre d’obbligo. Le parti in causa sarebbero disposte a farsi da parte qualora dovesse farsi avanti una cordata pronta a rilevare la manifestazione , e quindi a salvarla, investendo propri capitali? Solo allora capiremo chi realmente ama lo Sherbeth e la città di Cefalù.

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