Cantieri di lavoro: dalla pulizia di strade e spiagge al rifacimento dei marciapiedi

Da venerdì 22 agosto al via le richieste dei cittadini per accedere ai cantieri di lavoro finanziati dalla Regione siciliana, nuova forma di sostegno al reddito ideata dal governo regionale per tendere una manospazzino alle famiglie meno abbienti e allo stesso tempo mettere in atto interventi nei Comuni.
L’iniziativa consiste nell’erogazione di un sussidio a componenti di famiglie povere in cambio di prestazioni e di interventi di pubblica utilità: si parla di attività come il rifacimento dei marciapiedi e la pulizia di strade e spiagge. Sono 50 i milioni di euro stanziati per questa proposta, che verranno divisi in indennità pari ad un minimo di 600 euro mensili, per una durata dei contratti di un massimo di tre mesi. Entro settembre dovrebbe partire, secondo l’assessore Bonafede, tutto l’iter per la messa in opera degli interventi e l’erogazione dei sussidi.
Le 20 mila persone che si trovano in condizione di forte disagio economico avranno un mese di tempo dalla pubblicazione della direttiva in Gazzetta Ufficiale per presentare le proprie istanze, comunicando al competente centro per l’impiego “l’immediata disponibilità alla ricerca attiva di una occupazione” e presentando al Comune di residenza la domanda di partecipazione.
Possono presentare domanda soggetti aventi un’età compresa tra i 18 e i 65 anni non compiuti, uno per nucleo familiare, residenti da almeno sei mesi nel comune di riferimento, che non dispongono di patrimonio mobiliare o immobiliare e versano in particolari condizioni economiche: nello specifico nel caso di un singolo soggetto la soglia di povertà è pari a un reddito di 278,89 euro, che cresce in presenza di un nucleo familiare tenendo conto del carico, della presenza di figli minori e/o portatori di handicap. Hanno trenta giorni di tempo anche i Comuni per poter presentare le istanze sugli interventi da portare a termine nel loro territorio e il numero di soggetti che verrebbero assorbiti dai vari progetti, inviando la documentazione e le richieste al Dipartimento Regionale del Lavoro. Le richieste saranno esaminate per ogni Comune tenendo conto del tasso di disoccupazione fornito dai locali Centri per l‘impiego, e secondo rigidi criteri di proporzione: la metà dei soggetti avrà un’età compresa tra 18 e 36 anni, il 20% tra i 37 e i 50, un altro 20% ultracinquantenni. Un 5% sarà riservato a richiedenti portatori di handicap e un altro a immigrati regolari residenti da almeno sei mesi.

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