Cantieri di lavoro, arriva il bando: presto 20 mila occupati per 3 mesi

Presentato finalmente il bando che darà lavoro a 20 mila disoccupati siciliani. Con una copertura di 50 milioni di euro, il bando darà occupazione soprattutto nel settore edile a quanti si ritrovano con un reddito al di sotto della soglia di povertà o comunque non superiore all’assegno sociale, pari a 442,30 euro per il 2013. Il bando istituisce dei cantieri di servizio, nuova definizione dei cantieri scuola o cantieri di lavoro degli anni ’70 e ’80. Pubblicato ieri sulla gazzetta ufficiale, il bando riporta anche i moduli per le richieste che dovranno essere avanzate dai singoli comuni.

Il sistema di assegnazione dei fondi è basato su dei progetti che i comuni dovranno presentare alla Regione. I suddetti dovranno riguardare attività di pulizia di giardini e parchi, decoro urbano, raccolta rifiuti e assistenza anziani.

Ogni progetto presentato potrà impiegare da un minimo di 10 ad un massimo di 20 disoccupati la cui attività verrà retribuita in base agli importi considerati come reddito minimo dalla normativa vigente, fino a 833 euro mensili e non meno di 700 euro. Ogni progetto avrà una durata di tre mesi replicabili solo se lo stesso darà impiego a soggetti diversi nella seconda fase di attuazione. Il contributo assegnato non sarà quindi replicabile per nessun componente dello stesso nucleo familiare.

Spetta ai comuni quindi predisporre gli avvisi per i disoccupati che hanno già mostrato la loro disponibilità presso gli uffici dell’impiego e assegnare a loro un termine di 30 giorni per presentare istanza per essere ammessi ai cantieri. Ricevute le domande quindi ogni comune stilerà una graduatoria in base al reddito e ai componenti del nucleo familiare.

Per ogni progetto finanziato il comune dovrà garantire l’uso di personale in base ad uno schema preciso: 50% soggetti di età compresa tra 18 e 36 anni; 20% ai soggetti d’età comprese tra i 37 ed i 50 anni; 20% ultracinquantenni; 5% portatori di handicap; 5% immigrati residenti da almeno 6 mesi nel territorio del Comune in possesso di carta di soggiorno.

La Regione predisporrà infine una graduatoria dei progetti a cui assegnare le risorse in base anche alla popolazione Istat di ciascun comune richiedente.

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