Il mistero degli esteri del Cavalier pompetta

La donna che visse due volte, non essendo esistita mai – prima come compagna con le idee confuse, poi come estremista liberale senza ideali – è il vero Cavalier pompetta della nostra Repubblica.  Fu lei a farsibonino immortalare dalle macchine fotografiche mentre praticava un aborto clandestino, con una pompa a mano da bicicletta. Si accaniva sui feti per poi gettarli nella spazzatura. Voleva affermare un principio universale, la libertà delle donne di essere padrone del proprio destino, riuscì soltanto a farci capire quanto il femminismo fosse l’altra faccia del maschilismo, quella priva di barba ma non d’idiozia. Non siamo contro l’aborto ma il cinismo ha un limite e la signora, che “bonino” non sta per niente, lo ha spesso oltrepassato, ieri come oggi.

Il vento radicale è cambiato spesso negli anni, soffiando da una posizione all’altra dello schieramento politico. Emma c’era sempre e sempre a favore di corrente, insieme al suo mentore Pannella. A proposito, quest’ultimo, come il Barone di Munchausen, si è fatto crescere il codino, non per sollevarsi da terra ma per sottolineare una sua caratteristica: il codinismo, appunto. Pannella, tuttavia, a modo suo è un idealista perché non sa che farsene degli incarichi ministeriali, lui vuole essere semplicemente adorato come un profeta.

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