La Ue contro i governi nazionali: la colpa della crisi è loro non nostra

Stufa di prendersi la responsabilità della crisi che colpisce gli stati europei, la Ue reagisce e riversa le colpe sui sui componenti. Troppi governi amano «nazionalizzare i successi e europeizzare i fallimenti». barroso-shultz
L’Europa deve riformarsi profondamente, compiere l’Unione bancaria, avanzare nell’Unione politica, ma non è la causa della crisi. Ad accumulare i debiti che strangolano il continente, a inceppare la macchina europea «per interessi di parrocchia», a non mantenere gli impegni sono i governi nazionali, non Bruxelles. Josè Manuel Barroso, nel suo ultimo Discorso sullo Stato dell’Unione davanti alla plenaria del Parlamento europeo, sottolinea che «la ripresa è in vista». Avverte che è fragile, rivendica i successi delle ricette di Bruxelles che ha saputo «andare al contrattacco». E punta il dito sui veri responsabili della crisi, che siedono nelle cancellerie di tutta Europa. È durissimo con la Grecia ed i suoi «politici irresponsabili» e ricorda che «senza l’Europa ora Atene sarebbe insolvente» ed in situazione anche peggiore.

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