A Lampedusa cori di “vergogna” per Barroso, Letta e Alfano

Non è stato un caloroso benvenuto quello che i lampedusani hanno riservato a Manuel Barroso, ad Enrico Letta e ad Angelino Alfano.Italy's PM Letta poses with European Commission President Barroso in Brussels

I tre politici sono arrivati sull’isola e sono andati nell’hangar dell’aeroporto dove si trovano le bare dei 283 immigrati clandestini morti in questi ultimi giorni.
“Buffoni, assassini, vergogna, andate via” hanno gridato i lampedusani ai massimi vertici della politica italiana ed europea. Sembra che, a scatenare la rabbia degli astanti, sia stata la decisione da parte dei politici di non andare a visitare il Centro d’accoglienza dove sono stipati attualmente un migliaio di migranti (laddove il centro ne potrebbe ospitare fino a 250). Molti degli immigrati infatti dormono fuori sotto la pioggia degli ultimi giorni.

La popolazione di Lampedusa è da anni ormai esausta per tutti i disagi subiti a causa del fenomeno migratorio. Gli abitanti vorrebbero che le istituzioni fossero più attente alle criticità riscontrate giorno per giorno.

La tragedia è stata anche l’occasione per la politica di introdurre certi temi, in particolare quello riguardante l’attuale legge sull’immigrazione, la c.d. Bossi-Fini.
Il presidente del Consiglio ha sostenuto di aver provato vergogna in merito all’iscrizione nel registro degli indagati dei superstiti del naufragio: “è una vicenda di grandissimo dramma umano”.
Il premier ha anche manifestato la volontà di discutere in aula il reato di clandestinità: “ci sarà una discussione nel Governo e nel Parlamento per trovare soluzione migliori. Al Governo ci sarà un confronto tra forze politiche che hanno avuto in passato posizioni diverse su questi temi”.
Diverse forze politiche si sono scagliate contro la Bossi-Fini, in particolare il ministro dell’Integrazione Kyenge e il Presidente della Camera Boldrini. “Le misure repressive non risolvono il problema” ha sostenuto la Presidente della Camera.
C’è anche chi ha valutato la problematica da un’altra angolazione, come il leghista Pini, autore di forti accuse all’operato delle due donne al potere: la responsabilità morale della strage che sta avvenendo nelle acque di Lampedusa è tutta della coppia Boldrini-Kyenge. La loro scuola di pensiero ipocrita, che preferisce politiche buoniste alle azioni di supporto nei paesi del terzo mondo, ha portato a risultati drammatici come questi. Continuando a diffondere senza filtri messaggi di accoglienza si otterrà la sola conseguenza di mietere più vittime di una guerra. Tanto la Boldrini quanto la Kyenge hanno sulla coscienza tutti i clandestini morti in questi ultimi mesi”.

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