Furti e rapine al porto di Palermo: blitz con 21 arresti

La guardia di finanza di Palermo ha eseguito 21 ordinanze di custodia cautelare in merito alle indagini preliminari del Tribunale per il reato di associazione a delinquere. La Procura della Repubblica di Palermo sta Guardia-di-Finanza1indagando sui reati quali rapina aggravata, furto aggravato, traffico di prodotti contraffatti, ricettazione e sequestro di persona. Nel mirino delle fiamme gialle un’organizzazione criminale che, secondo le prime ricostruzioni, aveva il quartier generale nel porto di Palermo. I criminali eseguivano furti e rapine anche a mano armata ai danni di furgoni e autoarticolati che transitavano nel porto. Inoltre i malviventi avevano sviluppato un’attività dedita al traffico di merce contraffatta proveniente dalla Campania.

Un possibile legame con la mafia sembra essere stato individuato: fra i destinatari delle ordinanze vi sarebbe un pregiudicato per mafia, fratello del boss detenuto della cosca di “Borgo Vecchio”. L’uomo inoltre era anche socio di un’azienda di trasporti operanti nel porto palermitano. Pare che, attraverso il monitoraggio dei carichi più interessanti da colpire, i malviventi scegliessero quali furgoni depredare.

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