Termini Imerese: opportunità per i portatori di handicap di frequentare i centri sociale

Scade il 31 ottobre il termine per la presentazione delle istanze di ammissione dei soggetti portatori di handicap nei centri socio-educativi che saranno aperti a Termini Imerese, Trabia, Caltavuturo e Montemaggiore Belsito che Termini Imeresefanno parte del Distretto Socio sanitario n.37. I centri si occuperanno di promuovere attività socio-educative e ludico-ricreative per migliorare la qualità della vita dei portatori di handicap, potenziando la loro crescita evolutiva e psicosociale; di attivare percorsi di autonomia personale e sociale; di favorire la socializzazione e l’integrazione sociale; offrendo anche occasioni per apprendere regole sociali e sviluppo di abilità di relazione, comunicazione e autocontrollo. E infine di garantire sostegno ai familiari nell’attività educativa e formativa. E’ prevista l’attivazione di laboratori di musico-terapia, di autonomia, di arte culinaria. Saranno effettuate anche gite ed escursioni. Il centro di Termini Imerese sarà aperto per tre mattine e tre pomeriggi alla settimana e sarà ospitato in alcuni ambienti messi a disposizione dalla Lega del Filo d’Oro. Quello di Trabia sarà aperto per tre pomeriggi e due mattine. I centri di Montemaggiore e Caltavuturo saranno aperti solo per tre pomeriggi alla settimana.

Gli utenti che saranno inseriti saranno complessivamente 180. Saranno accolti a Termini Imerese, a Trabia (dove confluiranno anche i residenti del Comune di Sciara e Caccamo),  a Caltavuturo (che ospiterà i residenti dei Comuni di Scillato e Sclafani Bagni) a Montemaggiore Belsito (che ospiterà i residenti del Comune di Cerda e Aliminusa).

Sarà l’U.V.D. (Unità di Valutazione Disabili) dell’Asp 6 in collaborazione con il Servizio Sociale Professionale del Comune di residenza del portatore di handicap a definire l’immissione nei centri. Per l’accesso ai centri è garantito un adeguato servizio di trasporto. Le domande dovranno essere presentate presso gli uffici dei Servizi Sociali del Comune di residenza con il relativo modulo.

“Il centro può e deve rappresentare – ha affermato il sindaco Totò Burrafato – un luogo di incontro tra la nostra comunità e le persone disabili, nel quale costruire un percorso inclusivo dove le attività socio-educative possono contribuire a dar vita a progetti e iniziative comuni. Questa struttura è una risposta che avevamo il dovere di dare alle persone con disabilità e alle loro famiglie, un impegno prioritario che possiamo dire con orgoglio di avere onorato. Siamo soddisfatti – ha concluso il sindaco – ma seguiremo passo passo l’operatività del centro”.

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