Acquasalus: Sala della Capriate fa acqua da tutte le parti

Ieri pomeriggio presso Sala delle Capriate si è svolto il seminario “Perché NO all’acqua in bottiglia di plastica”. Il nome e l’argomento sono rappresentativi degli ultimi intendimenti dell’amministrazione in merito allasalus scelta di indirizzare la necessaria crescita economica e quindi turistica verso le nuove frontiere dello sviluppo sostenibile, dell’ambientalismo e della green economy. Fino ad adesso sembra purtroppo che la cittadinanza non abbia apprezzato. All’incontro infatti, esclusi gli addetti ai lavori dell’informazione e della politica, c’erano all’incirca una dozzina di interessati e tra di essi nessun giovane. Forse, come un assessore del comune di Cefalù ha spesso ricordato, la colpa è della mentalità dei cefaludesi. A rappresentare l’amministrazione in Sala l’assessore Cefalù, l’esperta di green economy Mancinelli e, in un secondo momento, il Primo cittadino, Rosario Lapunzina.

A relazionare durante l’incontro Orazio Rotondo, responsabile della gestione del distributore di acqua potabile ‘ACQUASALUS’, che ha voluto dapprima aprire gli occhi ai presenti su un enorme quanto improbabile complotto delle aziende che distribuiscono acqua nel mondo, ree di aver, negli ultimi decenni, manipolato l’opinione pubblica, in particolare attraverso la pubblicità, convincendola ad acquistare le famose marche dei produttori d’acqua per aumentare i loro fatturati. Una sconcertante verità in chiave Movimento 5 Stelle (gli stessi delle teorie sull’11/9 e sui microchip inseriti nei corpi umani) e che ha visto il susseguirsi di una serie di dati catastrofici su quanto danno all’ambiente e ai cittadini causi il processo produttivo e di trasporto dell’acqua imbottigliata.

In un mondo ormai prossimo al collasso ambientale e governato dalle multinazionali, rimanendo in tema acqua, una possibilità di salvezza esiste: Acquasalus. Si tratta di un progetto meraviglioso che consente ai cittadini di avere acqua con una qualità pari se non superiore a quella di molte oligominerali in commercio. Inoltre, l’oro blu Acquasalus costa anche meno ed è eco-friendly. In pratica, se siete amorevoli verso il pianeta, parsimoniosi e attenti alla vostra salute non potete che bere l’acqua di Acquasalus. Attraverso un sistema di depurazione ad osmosi inversa che vede anche altri procedimenti quali l’utilizzo di raggi UV per eliminare del tutto i batteri, la ditta fornisce, attraverso i propri distributori, un’acqua che rientra nei parametri stabiliti per legge, stando ai risultati delle analisi chimiche e fisiche.

L’acqua utilizzata è quella del servizio idrico cefaludese che viene quindi trattata dal macchinario della ditta. Secondo i dati del gestore attualmente il distributore fornisce fra i 300 ed i 400 litri d’acqua quotidiani per una capacità massima di erogazione complessiva di circa 1500 litri d’acqua. A livello commerciale la ditta avrà intenzione di installare un nuovo distributore – questa volta nei pressi del centro storico – solo se l’attuale distributore arriverà ad erogare oltre 1000 litri di acqua al giorno. I residenti che vogliono utilizzare tale sistema di distribuzione di acqua potabile dovranno dotarsi di una card prepagata ricaricabile da utilizzare al distributore, con un costo di 5 centesimi al litro. L’installazione del supporto in contrada Spinito (piazza Santi Apostoli) è stata effettuata in collaborazione con l’Amministrazione comunale. L’Ente comune si è occupato di realizzare la base della struttura, fornire l’allacciamento e la fornitura d’acqua, mentre la ditta produttrice gestisce la manutenzione del piano di distribuzione, il costo dell’energia elettrica, la vendita e la ricarica delle cards, riconoscendo al comune un compenso pari al 10% degli incassi che dovrebbe servire per azzerare i seppur minimi costi per il comune.

Durante il seminario è stato posto in essere un interrogativo: ci si è chiesto come mai, dato che l’acqua del distributore utilizza lo stesso processo di affinamento del potabilizatore di Sorgenti Presidiana, non è stato pensato un punto di distribuzione a monte (prima che l’acqua viene immessa nelle condutture) così da fornire acqua ai cittadini in maniera totalmente gratuita. Il Sindaco ha replicato sostenendo che tale opzione era stata presa in considerazione ma successivamente abbandonata poiché l’acqua proveniente dal potabilizatore, pur avendo delle caratteristiche fisiche e chimiche adatte al consumo umano, avrebbe un gusto spiacevole al palato. Il Primo cittadino ha comunque rassicurato l’interlocutore prendendo l’impegno di rivalutare la proposta al fine di poter offrire ai cittadini una maggiore possibilità di scelta.

La presentazione-seminario di Acquasalus si è caratterizzata per l’essere un’operazione di marketing del prodotto ad opera di un privato che infatti ne è il gestore. Orazio Rotondo, pur avendo criticato fortemente le campagne pubblicitarie dei grossi produttori d’acqua, ha agito in maniera del tutto simile, pubblicizzando con questo incontro l’attività.

La differenza è in ogni caso importante e va sottolineata: in questo caso il privato, con la scusa di presentare un prodotto “politicamente corretto”, ha ottenuto l’aiuto dell’amministrazione pubblica.

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