Dissesto, l’opposizione: il Sindaco urla allo scandalo e tenta di confondere le acque

Non tarda ad arrivare la risposta dell’opposizione in merito al polverone mediatico locale sollevatosi in queste ore a seguito della bocciatura del Piano di alienazione dei beni da parte del Consiglio comunale durante Consiglio Comunalel’ultima sessione consiliare che doveva portare entro la settimana all’approvazione del bilancio di previsione 2013.
L’opposizione inizia, nella nota inviataci, attaccando fortemente il Lapunzina consigliere: “riteniamo opportuno precisare che il Comune di Cefalù non avrebbe mai conosciuto la parola Dissesto se solo non avesse subito dieci anni di scellerata opposizione distruttiva da parte di un gruppo di sedicenti politici ‘esperti e competenti’, che al grido dello scandalo ed a cavallo della protesta, spesso strumentale, con il metodo della ‘guerriglia politica’, hanno costruito la loro ascesa al Municipio al suon di esposti e querele”.

Secondo i dieci consiglieri comunali oppositori dell’attuale amministrazioneil Sindaco Lapunzina ebbe a dichiarare di essere riuscito ad evitare il Dissesto Finanziario grazie alla pronunzia della Corte Costituzionale in merito all’inapplicabilità in Sicilia della legge sul Dissesto Guidato. Durante le scorse sedute consiliari, inoltre, ha aggiunto che il Comune di Cefalù da Gennaio 2014 non sarà più ‘Ente strutturalmente deficitario’.
Mistificazioni? Forse speranze e, come tali, da tutti condivisibili!”.

Inoltre, aggiunge l’opposizione, le cause del dissesto non dipenderebbero da ciò che l’Amministrazione sostiene, quanto piuttosto dal mancato accesso alla “Salva Comuni”: “l’unica verità, però, è che se Cefalù dovesse essere travolta dal Dissesto Finanziario, ciò sarà determinato esclusivamente dall’omessa presentazione tempestiva, da parte del  Sindaco Lapunzina, dell’istanza di accesso alla ‘Salva Comuni’ e non di certo perché non è stato approvato il Piano di Alienazione dei Beni. Forse, però, il Sindaco, essendo consapevole delle proprie esclusive responsabilità e temendo il possibile arrivo di Sentenze e Provvedimenti sfavorevoli, tenta di confondere le acque riappropriandosi del già collaudato metodo del plateale urlo allo scandalo che ad oggi pare essere l’unica sua risorsa disponibile”.

“Sarebbe opportuno che il Sindaco Lapunzina e i suoi scudieri, invece di fare improbabili proclami elettorali, seminando il panico fra la gente, dipendenti comunali precari, genitori o comuni cittadini e contribuenti, si attivassero immediatamente, come richiestogli dai Consiglieri Comunali astenuti, al fine di rendere approvabile quel Piano di Alienazione dei Beni, integrandolo con tutte le necessarie stime dell’UTC (redatte prima dell’approvazione dello stesso e non successivamente, solo in occasione del bando di vendita) e con un parere legale sull’alienabilità degli alloggi popolari, per poterlo successivamente riproporre all’approvazione del Consiglio Comunale” continuano gli esponenti dell’altra metà di Sala delle Capriate.

Infine i dieci dell’opposizione si augurano che in futuro possa esservi un costruttivo e sereno dibattito, privo di quegli atteggiamenti di sterile aggressività politica o personale che da dieci anni continuano a ripetersi e tuttora sono perpetrati, gioverebbe di certo alla qualità delle scelte e darebbe finalmente prova dell’avvenuta comprensione dell’essenza della democrazia da parte di questi politici ‘esperti e competenti’ che sino ad oggi hanno dimostrato di non conoscerla né da oppositori né da amministratori”.

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