Cefalù, giovani sempre più scoraggiati dalla crisi: “vogliamo soluzioni”

La crisi internazionale sta colpendo tutti ed in particolare i giovani e la loro voglia di creare, innovare ed impegnarsi in progetti dinamici ed originali. Se da un lato vi è lo stato che, per far fronte all’espansione del debito disoccupazione-giovanilepubblico e del deficit annuale, aumenta la pressione fiscale sulle attività economiche, dall’altro lato gli enti locali hanno visto i loro trasferimenti ridotti e sono costretti ad innalzare le imposte di competenza comunale, tartassando notevolmente i cittadini e disincentivando la libera impresa. Tale stato di cose ha colpito anche la cittadina di Cefalù che, rispetto ad altri comuni, “vanta” un debito superiore ai dieci milioni e pertanto si è vista costretta ad aumentare le tasse comunali. Molti esercizi commerciali a Cefalù stanno chiudendo, mentre numerosi cittadini, scoraggiati dalla congiuntura economica, preferiscono non investire.
Da qualche tempo fra alcuni cittadini si sta facendo spazio un’idea che potrebbe far tornare la fiducia ai giovani e rilanciare l’economia cittadina. Si tratta di una proposta che pare avere tutte le carte in regola per poter essere introdotta nella città normanna.
Nel dettaglio si proporrebbe al comune di eliminare le imposte di pertinenza locale ai giovani sotto i 35 anni che decidono di aprire un’attività economica a Cefalù. Tale esenzione, della durata di tre anni, sarebbe un ottimo investimento a medio termine per il comune di Cefalù (senza ledere il piano di riequilibrio) che, rinunciando ad una cifra in verità assai modesta, darebbe la possibilità a numerosi giovani di buona volontà e di grande spirito d’iniziativa di essere valorizzati superando almeno parte di quegli ostacoli economici che ad oggi rappresentano sempre più spesso una barriera determinante per l’apertura o il successo di una piccola attività imprenditoriale. La proposta, rivolta ad ogni genere di attività, dai pubblici locali, ai commercianti, all’artigianato, se approvata, porterebbe molti giovani, anche del circondario, a scegliere Cefalù per le loro iniziative. Inoltre l’introduzione di tale esenzione fiscale garantirebbe benefici anche per le attività esistenti: è sufficiente pensare al settore dell’edilizia ed a tutto l’indotto derivante (elettricisti, idraulici, ceramisti, geometri etc) ed in generale al maggior denaro circolante all’interno della città.

Sarebbe interessante, a questo punto, conoscere il parere della cittadinanza poiché tale proposta potrebbe dare slancio alla piccola imprenditoria giovanile cefaludese.

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