Fallimento APS, slitta la gestione ai Comuni: fino a metà febbraio esercizio provvisorio

Il Tribunale di Palermo ha rinviato il ritorno della gestione dell’acqua e delle reti fognarie ai comuni in seguito al fallimento di Acque Potabili Siciliane.Aps
Nessun comune della provincia di Palermo ha infatti riottenuto il servizio, anche se diverse richieste da parti di alcuni comuni sono state effettuate. La Curatela fallimento di APS ha infatti comunicato che, in base ad una decisione del Tribunale di Palermo, è necessario attendere di capire gli intendimenti della Regione Sicilia prima di riconsegnare le reti e gli impianti idrici.
L’esercizio provvisorio della Curatela è quindi stato esteso, sempre dal Tribunale di Palermo, fino al 14 febbraio. Diversi comuni della provincia infatti hanno presentato ricorso dal momento che gli è stato negata la possibilità di riavere il servizio idrico

Nel frattempo il Sindaco Lapunzina ha reso noto di aver partecipato ad una riunione, ieri pomeriggio presso la sede dell’Ato Idrico 1 Palermo, convocata dal Commissario straordinario della provincia Domenico Tucci e con la partecipazione dell’assessore regionale all’Energia, Nicolò Marino ed i sindaci del territorio. Durante la stessa si sono trattate discutere “le problematiche inerenti la gestione del servizio idrico integrato derivanti dalla conversione in fallimento della procedura di amministrazione straordinaria dell’Aps per assicurare la continuità della gestione nei Comuni gestiti dalla società posta in fallimento”.

Infine il Primo cittadino ha dichiarato che nella giornata di oggi, alle ore 12.00 circa, una delegazione di sindaci incontrerà Crocetta per trovare soluzioni nell’immediato.

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