Maurizio Landini, segretario generale della Fiom, parteciperà giovedì a Termini Imerese all’assemblea pubblica indetta da Uilm, Fiom e Fim, davanti ai cancelli della Fiat, dove, da una decina di giorni è in corso un presidio permanente di lavoratori i quali protestano per la complessa situazione lavorativa che li vedrebbe ben presto disoccupati senza più cassa integrazione. L’assemblea avrà inizio alle ore 10 e vedrà la partecipazione dei delegati di tutti gli stabilimenti del gruppo Fiat ed i rappresentanti delle istituzioni.
In seguito a tale iniziativa è previsto un tavolo convocato al ministero dello Sviluppo economico, nel corso del quale, fuori dal dicastero, circa 500 operai della Fiat di Termini Imerese terranno una manifestazione.
“Tutte le assicurazioni sulla re-industrializzazione dell’area non hanno trovato riscontro e la chiusura dello stabilimento sta contribuendo alla desertificazione di quel territorio. A Termini mentre l’amministratore delegato del gruppo dichiara che tutti i lavoratori torneranno al lavoro, le aziende dell’indotto, senza prospettive produttive, procedono ai licenziamenti. Si aggiunge che si stanno esaurendo i sei mesi di cassa integrazione in deroga per i lavoratori Fiat. Fiat non può ritenere di avere esaurito le sue responsabilità: è necessario che il Governo chieda all’azienda di riconsiderare il suo abbandono dello stabilimento di Termini” ha dichiarato il segretario generale della Fiom Sicilia, Rosario Rappa.