Dopo un lungo incontro presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico il sindaco, Totò Burrafato, la delegazione di consiglieri comunali termitani ed il sindaco di Sciara, Riini hanno dichiarato: “aspettiamo ancora risposte certe sulle questioni che le parti sociali e le organizzazioni sindacali hanno a più voci rappresentato”.
Le questioni :
A) dopo aver chiaro che il processo per la reindustrializzazione non ha portato al reimpiego dei lavoratori, chiediamo un tavolo a Palazzo Chigi per affrontare la crisi dello stabilimento siciliano;
B) certezza sul prosieguo della cassa integrazione fino al 31/12/2014 sia per i lavoratori Fiat, sia per quelli dell’indotto;
C) impegno delle istituzioni nazionali e regionali per arrivare al ritiro dei 174 licenziati dal 1/1/2014 (Lear e Clerpem);
D) verifica della possibilità di integrare nel plafond degli esodati una cinquantina di tute blu che stanno maturando i requisiti in queste settimane.
“Dopo aver rappresentato la disperazione e la speranza che sta vivendo il nostro territorio per la scelta di Fiat – hanno dichiarato Burrafato (sindaco di Termini Imerese) e Virale (presidente del consiglio comunale) – restiamo qui ad attendere quelle risposte che servono a delineare un prosieguo della vertenza certamente non facile. Noi restiamo qui. Il nostro pensiero va ai lavoratori che sono sotto il dicastero di Via Veneto al freddo e sotto la pioggia per gridare la loro rabbia per un futuro incerto e preoccupante. Pensiamo anche ai tanti che sono rimasti a Termini Imerese e che seguono con attenzione ciò che sta accadendo qui a Roma”.