Giuseppe Lauricella, escluso al primo turno dalla corsa alla segreteria del Pd, è pronto a presentare ricorso. Infatti il deputato che dal voto dei circoli era uscito con il 3,5% contesta sia il risultato che il riconoscimento
dei voti. “Avevo accettato il verdetto sportivamente, ma certe cose sono inaccettabili. Non si capisce come i voti di persone che avevano firmato per presentare le liste, firme riconosciute valide, non siano stati poi ritenuti legittimi”. Lauricella intende fare chiarezza perciò adesso la parola spetta alla commissione regionale di garanzia: . “Se si opera in modo politicamente scorretto e giuridicamente illegittimo, non va bene. Stiamo preparando il ricorso e spero che chi dovrà decidere sappia agire nel segno della legittimità e non della convenienza”. Il deputato spera in un blocco delle prossime fasi congressuali, con l’appuntamento del 16 febbraio per il voto finale ovvero quello ai gazebo. Rimangono in corsa Fausto Raciti, sostenuto dalle anime cuperliana e renziana che ha come concorrente Antonella Monastra, esponente dell’area Civati che ha superato lo sbarramento del 5%. In corsa anche il segretario uscente Giuseppe Lupo, sostenuto da Antonio Ferrante, renziano dissidente e leader dei circoli Big Bang che non ha sposato la candidatura Raciti.