Vicenda acqua: anche il Consorzio Simegas parteciperà alla gara d’appalto per la gestione del servizio idrico

In seguito al fallimento di APS e alla scadenza dei termini entro i quali la curatela fallimentare di Acque Potabili Siciliane gestiva ancora il servizio idrico integrato, il settore idrico e fognario dei 52 comuni della consorziismegprovincia di Palermo ex APS è stato temporaneamente dato in affidamento all’ATO Idrico Palermo 1, in attesa che inizino le procedure di negoziazione.
Cinque le società che hanno presentato le manifestazioni d’interesse per gestire il servizio idrico integrato.
Fra di esse, come più volte ribadito, c’è l’AMAP, azienda che già gestisce il servizio idrico integrato nella città di Palermo e che, stando alle interlocuzioni fra Regione e Ente comunale, verrebbe dotato della liquidità necessaria ad avviare il servizio con fondi regionali.
A manifestare interesse anche Caltaqua, S.p.A. che attualmente gestisce il servizio idrico per tutta la provincia di Caltanissetta (i 22 comuni dell’Ambito Territoriale Ottimo CL 6) già dal 2006. Inoltre sono presenti altre due importanti società quali l’Euromec e l’Onda. Infine fra le cinque società troviamo anche la Simegas. Il consorzio, con sede a Cefalù, dal 2000 si occupa di gestire l’impianto di fornitura gas metano del bacino “Sicilia 16” con oltre 180km di rete. In sostanza la Simegas gestisce la fornitura di metano su tutte le Madonie. La partecipazione del Consorzio Simegas, azienda che, com’è noto, si riconduce a Vezio Vazzana, attuale gestore dell’impianto di depurazione dell’acqua a Cefalù tramite la società Sorgenti Presidiana, potrebbe vanificare gli “sforzi” effettuati dall’amministrazione e dal  Consiglio comunale per riottenere il servizio idrico. Se infatti la Simegas dovesse aggiudicarsi l’affidamento del servizio idrico integrato nei 52 comuni del palermitano, verrebbero meno le basi per le quali il comune di Cefalù vuole riottenere il servizio. Infatti, come si è appreso, la Regione non ha al momento alcuna volontà di far riappropriare ai comuni il servizio idrico. La città di Cefalù aveva quindi puntato sull’anomalia di avere un gestore separato per il potabilizzatore, fatto che rendeva necessario per la città riottenere la gestione dell’acqua al fine di poter onorare i debiti verso Sorgenti Presidiana.
E’ presumibile che la società di Vazzana abbia invece forti vantaggi nell’ottenere il servizio idrico integrato nei 52 comuni ex APS in quanto, rispetto agli altri concorrenti, dispone già di una rete di tubature per il metano che gli consentirebbe di poter operare in economia nel rifacimento delle condotte nei diversi paesi in cui la Simegas gestisce la fornitura del gas. Infine, sempre in via ipotetica, la nuova situazione che si verrebbe a creare potrebbe offrire nuovi margini di trattativa nella vicenda che vede l’Ente comunale debitore di diversi milioni di euro nei confronti di Sorgenti Presidiana.

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