Raddoppio ferroviario Fiumetorto – Ogliastrillo, nuovi licenziamenti: al via le mobilitazioni

Le lettere di licenziamento sono partite da poche ore ma gettano un’ombra oscura sul prosieguo dei lavori del raddoppio ferroviario Fiumetorto- fiumeortoOgliastrillo. Un licenziamento collettivo di 34 operai e 12 impiegati, firmato dal rappresentante legale della Cefalù 20. A lavoro ormai una manciata di operai, solo quattro, e 12 impiegati.
Immediate le reazioni dei sindacati: “Questo cantiere è ormai arrivato al capolinea. C’è il serio rischio di trovarci davanti a una nuova incompiuta” lancia l’allarme Giuseppe Guarcello, rappresentante della Fillea Cgil di Palermo. Intanto durante la giornata di domani i sindacati della Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil saranno ricevuti dal prefetto di Palermo per discutere della situazione.
“Al di là degli interessi dei lavoratori del settore edile in quest’opera – prosegue Giuseppe Guarcello – se il cantiere dovesse diventare un’incompiuta c’è un interesse generale che le comunità devono avvertire nel rischio idrogeologico, che diventerà sempre più marcato, nel danno economico alle attività alberghiere, nel danno paesaggistico, nei tempi di collegamento con la città di Palermo e con l’Aeroporto, Per questo invitiamo i cittadini all’attenzione e alla partecipazione, quando ce ne sarà bisogno”.

Nelle lettere spedite ai lavoratori però sembra essere la situazione di crisi a non consentire all’azienda di mantenere il personale in carica: la società “ha dovuto adottare le misure idonee per contenere drasticamente i costi. Crisi che ha avuto inizio sin dall’avvio delle attività, per i rilevanti oneri improduttivi sostenuti durante la prolungata fase di pre-mobilitazione del cantiere, da fine 2005, data d’avvio delle prestazioni, fino all’effettiva consegna del cantiere a metà 2008” si legge nella nota.

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