Geraci Siculo: 800 cittadini dicono no alla proroga della concessione alla Terme di Geraci

“Difenderemo la nostra montagna e i nostri beni l’acqua è pubblica e Geraci è pronta alla lotta”.giovani

Con una petizione popolare, in pochi giorni sono state raccolte 812 firme tra gli aventi diritto al voto, anche i cittadini di Geraci Siculo dicono no all’istanza di proroga della concessione di acqua minerale denominata “Pizzo Argentiera” e la richiesta di ampliamento presentata dalla Terme di Geraci Siculo S.p.A.

E’ stata prodotta formale opposizione all’Assessorato Regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità. Un’istanza ben motivata, quella del comitato cittadino geracese, che in una settimana è riuscito a raccogliere oltre 800 firme e 104 adesioni on linee su una popolazione residente di 1900 abitanti.

Le motivazioni del opposizione sono tutte in un documento pubblico: “La concessione provocherebbe una diminuzione dell’approvvigionamento e possibile interruzione del servizio idro-potabile della popolazione geracese da sorgenti storicamente utilizzate, limiterebbe l’esercizio dell’uso civico nel demanio montagna e inoltre lamentano la mancata realizzazione dello sviluppo termale.

“Sarebbe la prima volta che si privano i cittadini di un bene primario come lo è l’acqua naturale per darla ad un privato che la sfrutta ad esclusivo uso personale al solo fine di ricavarne profitto. Di tale atto chiunque si fa attore e promotore se ne assume ogni responsabilità civile e morale nei confronti della popolazione geracese. Per quanto sopra premesso e considerato, fermo restante la concessione della proroga relativa all’utilizzo delle 2 sorgenti già concesse e precisamente “Fegotti Castagneto e Piano Lungo 1”, i sottoscrittori della presente si oppongono all’istanza di proroga della concessione di acqua minerale denominata “Pizzo Argentiera” D.A. 738/84, presentata dalla Terme di Geraci Siculo S.p.A., nell’intento prioritario di evitare danni e disagi alla cittadinanza nel soddisfacimento di un bene primario come l’acqua ed in subordine, anche in considerazione che la predetta società, come ampiamente descritto, negli anni non ha manifestato la volontà di portare avanti lo sviluppo termale auspicato nè questo si intravede nell’istanza in argomento che risulta incentrata solamente sullo sfruttamento industriale.

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