Le fatture emesse da Sorgenti Presidiana non sono carta straccia

Non tarda ad arrivare la risposta di Sorgenti Presidiana in merito alle prese di posizione del sindaco Rosario Lapunzina che recentemente ha deciso di restituire le fatture del servizio alla società, interpretando, a titolo municipiopersonale, la legge regionale che regola la nascita del nuovo consorzio. Le fatture che l’amministrazione comunale ha restituito sono quelle relative ai mesi di febbraio e marzo 2014, per un importo pari a 122 mila euro. La risposta di Sorgenti Presidiana è stata immediata.”La società contesta la applicabilità delle disposizioni introdotte dalla L.R. 28 gennaio 2014 n.5 – si legge in una nota – atteso che il rapporto intercorrente tra il Comune di Cefalù e la Sorgenti Presidiana s.r.l. è disciplinato dalla convenzione tra gli stessi stipulata per la promozione privata per impianto di potabilizzazione ad osmosi inversa avente per oggetto la progettazione delle opere, la realizzazione del progetto e la gestione del servizio di potabilizzazione dell’acqua greggia fornita dal Comune di Cefalù, prevedendo quale controprestazione a favore del Concessionario per la durata di anni venticinque, il ritiro da parte del Comune dell’acqua potabilizzata, alle condizioni nella convenzione medesima previste”. Per Sorgenti Presidiana vi è quindi un contratto che impone al comune di dover mantenere gli obblighi previsti dallo stesso. Anche la nuova legge regionale a cui il sindaco Rosario Lapunzina ha fatto riferimento non varrebbe – secondo la Sorgenti – in questa situazione, poiché -continua la nota- “non si rispetterebbero le regole generali che governano la successione delle leggi nel tempo e del principio del tempus regit actum, per il quale ogni atto soggiace alla disciplina vigente al momento della sua adozione”. Infine la società di Vezio Vazzana informa che se dovesse perdurare l’inadempienza del comune, la stessa si troverà costretta ad agire, in tutte le competenti sedi, a tutela dei propri diritti violati, facendo valere anche la responsabilità di Amministratori e Funzionari.
Si aggiunge quindi una nuova pagina al già variegata querelle acqua. Una sorta di romanzo senza fine. Fine che non hanno nemmeno i disagi che ogni giorno i cittadini si trovano costretti a dover fronteggiare.

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