Palermo, approvata la “tassa” di soggiorno: il 20% dell’importo resta alle strutture

E’ stata approvata questa notte la delibera che introduce nel capoluogo siciliano la “tassa di soggiorno”. L’imposta, che entrerà in vigore entro trenta giorni, riguarderà i turisti di età superiore a 12 anni che pernotteranno Tassa di Soggiornonegli alberghi o nei b&b palermitani. “Non si sprechi l’ennesima occasione di rilanciare il turismo in questa città – ha affermato il consigliere comunale Sandro Leonardi (Leva democratica) -. Vigileremo su come verranno spesi i due milioni di euro di introito.

L’imposta sarà riscossa dai titolari delle strutture e sarà versata al comune trimestralmente: mentre il 20% andrà alle strutture per il miglioramento e gli oneri finanziari, il restante il 80% sarà destinato ad interventi relativi al turismo e alla cultura (tassa di scopo).

“Valuteremo, di concerto con gli uffici comunali – continua il capogruppo di Leva democratica – quali saranno gli effetti di questa imposta sui flussi turistici e come verranno spesi i soldi: diciamo no da subito ai mille rivoli che non producono effetti positivi per un settore strategico per Palermo. Oggi questa amministrazione destina tre milioni di euro ai teatri e poche decine di migliaia al turismo, non si sprechi questa ennesima occasione”.
L’imposta verrà applicata per un massimo di quattro notti e l’importo dipenderà dal tipo di struttura: 50 cent a notte per alberghi e b&b ad una stella, ostelli e campeggi, un euro per gli alberghi e b&b a due stelle (comprese case per ferie ed affittacamere), 1,50 euro per alberghi e b&b a tre stelle e residence.
Due euro invece verranno versati se si soggiornerà in alberghi a quattro stelle, tre euro per alberghi a cinque stelle, mentre quattro euro per gli alberghi a cinque stelle di lusso.

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