“Il porto di Palermo si è reso non più disponibile per lo smantellamento del relitto della Costa Concordia. Allo stato c’è una soluzione italiana e una turca”. E’ con queste parole che capo della Protezione Civile, Franco
Gabrielli sembra definitivamente escludere l’ipotesi dell’approdo della nave presso i cantieri navali del capoluogo siciliano. A quanto sembra sarebbe stato proprio l’ente porto di Palermo a voler uscire dalla gara.
Una decisione che desta parecchio stupore considerando anche che sia il sindaco Orlando che la società Fincantieri si erano spesi per sostenere la candidatura del capoluogo normanno.
Pare invece che la Turchia abbia presentato l’offerta più conveniente: “40 milioni di dollari”, a fronte di una richiesta di 200 milioni da parte di Civitavecchia.
“Nel mezzo ci sono le soluzioni Piombino e Genova – ha continuato Gabrielli – rimangono Civitavecchia, che ha presentato un’offerta fuori mercato, ha proposto una cifra esorbitante: la soluzione turca implica un’esborso per l’azienda di 40 milioni di dollari, quella di Civitavecchia 200 milioni. Il problema di Piombino e’ che non ha il bacino”.