Le tangenti del Mose e il destino della Sicilia

moseTanto tuonò … che piovve! E finalmente è avvenuto che i “corrotti” ed i “corruttori” del NORD-ITALIA siano stati costretti a togliersi la maschera ed a fare scoprire (anche ai tanti, sciocchi, numerosi ammiratori, viventi al SUD, che hanno una vera e propria “adorazione” nei confronti della Padania), quanti imbrogli, quante tangenti, quanti reati, finanziari e non, vi fossero e vi siano negli EXPO’, negli ambienti politici e “moralistici”, a tutti i livelli amministrativi ed istituzionali, con pochissime, e discutibili comunque, eccezioni. Scandali CARIGE, MONTE PASCHI e MOSE ed altri ancora. Noti o ancora da scoprire.

I colpevoli diretti, i complici, i fiancheggiatori, gli avventurieri ed i protagonisti del bel mondo, tutti o quasi ben radicati anche nei partiti politici italiani.

Il popolo Siciliano ha di che compiacersi, per la conferma di un sospetto più volte ventilato dagli Indipendentisti del Fronte nazionale siciliano?

Niente affatto! Si sa sin troppo bene, infatti, che i complici, i servi, gli “ASCARI” che operano in SICILIA, AL SERVIZIO DEI CORRUTTORI, spesso sono più disonesti e più corrotti dei loro “datori di lavoro”, anche quando agiscano in condizioni di inferiorità economica e di marginalità rispetto alle grandi scelte.

Analoghe considerazioni, ma con specificità proprie, valgono per le notizie in base alle quali le grandi organizzazioni malavitose hanno più potere, più guadagni, più intensi traffici, più capacità di interferire nelle grandi scelte politiche, al Nord, di quanti non ne abbiano in Sicilia o nella Napolitania (neologismo derivato da “NAPOLI” che si riferisce a tutta la parte continentale dell’EX REGNO DELLE DUE SICILIE).

Insomma: la ‘NDRANGHETA, la CAMORRA, la MAFIA, la SACRA CORONA UNITA ed altre associazioni con radici etniche e storiche (non solo) nel SUD, avrebbero conquistato primati indiscussi nell’economia, nella politica, nell’imprenditoria della PADANIA TUTTA. Ad ogni livello, grado e competenza istituzionale. In negativo, ovviamente.

ALZARE LA GUARDIA, DUNQUE! E ….. NIENTE FESTEGGIAMENTI O AMMICCAMENTI !

Non abbiamo avuto, peraltro, un fenomeno di DELOCALIZZAZIONE TOTALE o di “EMIGRAZIONE” della MAFIA verso il CONTINENTE. La Mafia Siciliana si è, infatti, ingrandita e potenziata! E ….. lo sanno bene gli ASCARI di casa nostra!

Abbiamo avuto, in realtà, che la MAFIA SICILIANA (nel caso della Sicilia) si sia rafforzata e continui a rafforzarsi tanto da aprire anche proprie “FILIALI” AL NORD. Filiali, probabilmente, capaci di maggiori volumi di affari di quelli della “Casa Madre” in Sicilia. Ma la CASA MADRE resta CASA MADRE.

Non aggiungiamo altro, se non per ribadire che i Siciliani devono salvare la Sicilia, acquisendo maggiore consapevolezza di se stessi e dei propri problemi. Devono, cioè, avere una propria RIVOLUZIONE CULTURALE, POLITICA e MORALE, senza scendere a compromessi di alcun genere con i militanti dell’ASCARISMO e dell’ANTISICILIA, comunque camuffati. Senza delegare ad altri il compito di difendere gli interessi della Sicilia.

Occorre, altresì, applicare in concreto l’assioma secondo il quale la Sicilia sarà veramente libera e indipendente se si sarà, prima, liberata dalla Mafia.

Sarà questa la vera RIVOLUZIONE CULTURALE del Popolo Siciliano.

Giuseppe Scianò

leader del Fronte nazionale siciliano

POTREBBE INTERESSARTI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *