Palermo: arrestati 95 tra capi e gregari di storici mandamenti mafiosi

Dalle prime ore del mattino è in corso una vasta operazione antimafia denominata “Apocalisse” nell’area occidentale del capoluogo siciliano. Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza di Palermo stanno eseguendo una novantina di provvedimenti restrittivi nei confronti di “uomini d’onore” dei mandamenti mafiosi di Resuttana e San Lorenzo, ritenuti responsabili a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione, danneggiamenti e altri reati.

L’indagine “Apocalisse”, così chiamata da uno degli indagati che, nel corso di una conversazione intercettata dagli investigatori, che prevedeva il proprio arresto unitamente  i propri sodali, partendo dalle basi e salendo fino ai vertici, ha consentito di ricostruire gli attuali organigrammi dei due mandamenti mafiosi facendo emergere i ruoli dei singoli affiliati e le dinamiche che hanno portato all’acquisizione dei vari incarichi e documentando la pianificazione e l’esecuzione di quei delitti funzionali sia ad aumentare la forza di intimidazione del vincolo associativo, sia ad alimentare le casse delle varie famiglie mafiose. Hanno permesso inoltre di accertare la capillare e soffocante pressione estorsiva esercitata da Cosa Nostra in danno di numerose imprese edili e attività commerciali, riscontrando un diffuso condizionamento illecito del’economia locale. Nello specifico, dei 95 indagati, 78 sono destinatari di ordinanza di custodia cautelare in carcere, 13 di ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, 2 di obbligo di dimora, 1 di divieto di dimora e 1 di obbligo di presentazione alla P.G.

Nel corso del’operazione sono stati sequestrati anche diversi complessi aziendali del valore di milioni di euro.: sono otto i provvedimenti di sequestro preventivo di imprese, intestate a prestanome, ma riconducibili ad elementi di spicco di “Cosa Nostra”. Nell’ambito dell’attività di indagine è stato in particolare “fotografato” il ritorno ad attività criminali tradizionali. Nonostante l’aumento delle denunce sporte negli ultimi anni dai cittadini, è stato registrato un riacutizzarsi della raccolta estorsiva presso i commercianti, un aumento delle richieste a Cosa Nostra di “autorizzazioni” per l’apertura di esercizi commerciali, una forte capacità di condizionamento delle politiche di assunzione del personale da parte di grosse aziende presenti sul territorio, una recrudescenza delle imposizioni delle forniture e dei sub appalti nei lavori edili, un ampio ricorso alla intestazione fittizia di attività commerciali riconducibili ai mafiosi indagati, l’esercizio di imprese con concorrenza illecita attuata attraverso minaccia o violenza, l’intromissione nel lucroso business delle “macchinette da gioco” e, in almeno un caso, il procurare voti ad un candidato alle elezioni amministrative, ovvero tutte quelle attività che proiettano l’organizzazione mafiosa sul territorio.

L’estorsione, in particolare, oltre a costituire un’importante forma di finanziamento della macchina mafiosa, si conferma uno strumento imprescindibile sia per l’affermazione della supremazia sul territorio, sia per il controllo dello stesso. La presente attività d’indagine ha consentito di ricostruire con certezza la commissione di decine di reati di questo genere ai danni di imprenditori edili e di svariati commercianti palermitani e sono stati raccolti elementi prodromici a delineare, una volta eseguita l’operazione, una quantità di episodi estorsivi ancora maggiore.

L’estrema dinamicità degli affiliati si esplicitava anche attraverso la pianificazione e la realizzazione di traffici di stupefacenti interessanti le articolazioni mafiose dell’Arenella, di Marinella e di San Lorenzo con il disvelamento della operatività in questo ambito criminale di diversi ed autonomi gruppi, talvolta operanti in concorrenza sul medesimo territorio, ma comunque facenti tutti capo ad appartenenti all’organizzazione mafiosa che dettava le regole per massimizzare i profitti e fissare gli ambiti operativi di ciascuno onde evitare contrasti e sovrapposizioni.

 

POTREBBE INTERESSARTI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *